Il Lugano ha centrato l'en plein, vincendo il sesto derby su sei in stagione.
I bianconeri si sono imposti sull'Ambrì per 6-4 alla Cornèr Arena. La partita è stata davvero equilibrata: i leventinesi hanno messo in pista tantissima energia, ma i padroni di casa hanno trovato il modo per venirne a capo, ribaltando il punteggio tra il 57'07" e il 57'35".
Davvero fortunoso il decisivo gol del 5-4, con il disco infilato nella porta sguarnita degli ospiti da Trisconi quando vi era una penalità differita per Zangger.
In classifica il Lugano va al secondo posto, l'Ambrì resta undicesimo.
Un Ambrì sfortunato
L'ultimo della stagione è stato un derby davvero pazzo, merito delle ottime prove fornite da entrambe le squadre.
Sotto 2-0 in virtù dei punti di Fazzini e Boedker, l'Ambrì ha equilibrato la sfida con Fischer e Perlini. Nemmeno il 3-2 di Josephs ha scoraggiato i biancoblù, che con Fora e Müller si sono riportati in vantaggio. Vantaggio durato fino al 57'07", quando Heed ha fulminato Ciaccio ristabilendo la parità.
Clamoroso è stato l'episodio decisivo, con Trisconi che ha infilato malauguratamente la propria porta in situazione di penalità differita prima del punto di Suri a gabbia sguarnita.
Pelletier: «Un Lugano a corrente alternata»
Serge Pelletier è contento per il risultato, un po' meno per la prestazione: «Abbiamo giocato a corrente alternata. Sicuramente ci è mancata un po' di disciplina, ma fortunatamente siamo stati in grado di girare la partita e di fare nostri i tre punti».
«Nel secondo tempo abbiamo smesso di lavorare, ma ultimamente abbiamo vissuto un periodo davvero molto intenso», ha poi detto il coach dei bianconeri.
«La nostra è stata una buona prestazione, purtroppo non siamo stati ripagati. Usciamo a testa alta e con la rabbia in corpo. Non siamo ancora morti e lo abbiamo dimostrato», ha detto Cereda.