Tradizioni Molti i politici alla Festa federale di lotta

pl, ats

28.8.2022 - 11:47

L'arena della Festa federale di lotta svizzera e dei giochi alpestri a Pratteln (BL) (foto d'archivio)
L'arena della Festa federale di lotta svizzera e dei giochi alpestri a Pratteln (BL) (foto d'archivio)
Keystone

I «valori tradizionali» della Svizzera sono stati evidenziati questa mattina alla cerimonia ufficiale della Festa federale di lotta svizzera e dei giochi alpestri, contraddistinta dal passaggio della bandiera da Zugo a Pratteln (BL).

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Nel suo discorso, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis (PLR) ha parlato di un'occasione simbolica per la Svizzera. «Come peso leggero e come ticinese, cioè come rappresentante di una minoranza multipla nello sport della lotta, considero questo evento come una prova sportiva di quanto le minoranze in Svizzera possano arrivare lontano».

La lotta svizzera non è uno sport olimpico, non si viene ricompensati con milioni ma con un toro, ha aggiunto il ticinese. Eppure la festa è frequentata da 400'000 persone ed è una delle gare più seguite alla televisione. «In breve, una minoranza di lottatori ha dimostrato alla maggioranza degli altri appassionati di sport che il loro sport è un arricchimento».

Consegna della bandiera

Durante la cerimonia, Zugo ha consegnato la bandiera federale a Pratteln, dove sarà custodita per i prossimi tre anni. Thomas Weber, gran consigliere dell'UDC a Basilea Campagna e presidente del Comitato di organizzazione della Festa federale di Pratteln, ha sottolineato nel suo discorso l'importanza delle tradizioni viventi come pilastro per la coesione del paese – nelle campagne, ma anche nelle città.

Oltre ai relatori, alla cerimonia hanno preso parte altre personalità politiche, tra cui il consigliere federale Ueli Maurer (UDC) e la presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin (Verdi).