La slalomista vallesana Camille Rast è in procinto di vivere la sua prima avventura olimpica della carriera, puntando sulla freschezza senza mettersi eccessiva pressione sulle spalle.
Grazie alle recenti prestazione nello slalom, settimo posto a fine dicembre a Lienz e soprattutto il quarto ad inizio gennaio a Schladming, Camille Rast è stata inserita nella lista delle atlete elvetiche in grado di cogliere una medaglia olimpica alla vigilia di Pechino 2022.
«Non devo volare troppo in alto ma stare tranquilla - ha però affermato la sciatrice in un'intervista rilasciata alla RSI - è un'illusione pensare che il mio ottimo inizio di stagione porti automaticamente a una medaglia. Sognavo la qualificazione alle Olimpiadi, adesso non ha senso puntare troppo in alto».
Capace di entrare fra le migliori dieci anche in gigante, nona a Courchevel e settima a Lienz, la 22enne avrebbe preferito partecipare alle Olimpiadi in altre condizioni. Purtroppo a causa del coronavirus i prossimi Giochi Olimpici invernali, esattamente come quelli estivi dell'anno scorso, avranno luogo senza il pubblico. «Il contesto non è quello che sognavo - ha ammesso la slalomista - spero però che lo sport continui ad appassionare la gente a casa davanti alla TV».
Tornare ai massimi livelli in seguito al brutto infortunio subito due anni fa durante lo slalom dei campionati svizzeri non è stato un percorso facile per la vallesana, la quale ha dovuto lavorare moltissimo per ricostruire il proprio fisico e pure le doti mentali. «Ho imparato a scrivere nero su bianco quello che mi passa per la testa. Far uscire i miei pensieri per focalizzarli meglio. Mentalmente mi sento più stabile, soprattutto nei giorni di gara».
«Sono riuscita ad attorniarmi di persone che mi danno serenità, e tutto ciò mi aiuta. In questo momento mi diverto molto sugli sci, provo piacere», ha concluso la sciatrice di Vétroz.