Djokovic, appuntamento con la storia «Il Grande Slam è diventato il mio obiettivo»

bfi

26.7.2021

 Novak Djokovic in conferenza stampa a Tokyo.
 Novak Djokovic in conferenza stampa a Tokyo.
KEYSTONE

Ha già vinto i primi tre grandi Slam stagionali e se vincesse l'oro olimpico e gli US Open Djokovic compirebbe un'impresa mai riuscita a nessun tennista prima: vincere i quattro tornei del Grande Slam e l'oro olimpico nello stesso anno.

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Non ci sono Roger Federer e Rafael Nadal, ma a Tokyo 2020 Novak Djokovic c'è, eccome. Il serbo, anzi, ha un appuntamento con la storia: dopo aver vinto gli Australian Open, il Roland Garros e Wimbledon, a Nole manca ora l'oro olimpico e il titolo agli US Open, per completare un Grande Slam mai riuscito a nessun tennista maschio finora, ad una sola donna.

Era l'anno 1988 quando la tennista tedesca Steffi Graf vinse tutti i 4 tornei del Grande Slam e l’oro olimpico a Seoul.

«Non parlo regolarmente con Steffi, ma sarei felice di sapere come ci è riuscita - ha scherzato l'attuale numero 1 del tennis mondiale in conferenza stampa con la sua squadra olimpica, la Serbia - non pensavo fosse possibile anche solo avvicinare la sua impresa, invece è diventato un mio obiettivo».

Djokovic: «Il Golden Slam della Graf? Ora è possibile anche per me»

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Il tennista serbo sulla possibilità di eguagliare il record della campionessa tedesca mettendo le mani sul Golden Slam, ovvero vincere in un anno i quattro tornei del Grande Slam e la medaglia d'oro alle Olimpiadi.

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Djokovic è dunque più motivato che mai ad inseguire la storia, tanto male se i grandi rivali di sempre non saranno della sfida, forse per lui, meglio così.

I primi due ostacoli sulla via dell'immortalità li ha già superati, il boliviano Hugo Dellien al primo turno e il tedesco Jan-Lennard Struff al secondo, mentre ai sedicesimi il serbo se la vedrà con Alejandro Davidovich Fokina. L'unico precedente fra i due tennisti è terminato con una netta vittoria di Djokovic all'ultima edizione del torneo Master 1000 di Roma (6-2 6-1).

«Io mi nutro dell’energia dei tifosi, è uno dei motivi per cui continuo a giocare anche a 34 anni. Comunque sono qui con una squadra, quella serba e l'energia degli altri atleti, quella che respiro la sera al villaggio olimpico sono convinto che mi metterà le ali spingendomi a fare il mio massimo», ha spiegato Nole, interpellato sull'assenza del pubblico al torneo olimpico.

«È strano non vederli»

«Non ci sono né Roger né Rafa - ha continuato l'atleta di punta della rappresentanza serba - non ho fatto molti tornei senza di loro, è strano non vederli. Ma in questo torneo ci sono comunque alcuni dei migliori giocatori al mondo. Fortuna che li affronterò più avanti, così ora posso concentrarmi sul giocare a modo mio».

«Mi sento bene, fisicamente e mentalmente: ho alle spalle una grande stagione fin qui, arrivo a questo appuntamento con la miglior preparazione possibile: spero di fare un buon torneo». 

Nel 2008, a Pechino, Djokovic conquistò il bronzo olimpico mentre l'oro finì al collo di Rafael Nadal. Quest'anno Nole punta all'oro, alla storia e al sempre opinabile e dibattuto titolo di Greatest of All Times.