Ai margini del torneo di Parigi Roger Federer ha risposto a domande riguardanti la caccia al record di Jimbo Connors, sulle sue conoscenze di giapponese e altro ancora.
Roger Federer ha vinto a Basilea il suo 99esimo torneo in carriera, mentre l'opportunità di arrivare a cento gli si è presentata settimana scorsa a Parigi-Bercy, dove purtroppo, ha dovuto cedere in semifinale a Novak Djokovic che a sua volta è stato sorprendentemente battuto in finale dal giovane russo Kachanov.
Al termine del torneo a Federer è stata posta la domanda di quanto possibile sia raggiungere il record di tornei vinti che ancora appartiene all'americano Jimmy Connors (108). Ne mancano 'solo' nove per eguagliare il record di Jimbo.
«So che vincere titoli non è tanto facile - ha risposto King Roger - ad un tratto non succede più per un lungo periodo».
Di esperienza il basilese ne ha vendere, così come la saggezza di capire che a 37 anni i periodi di 'astinenza' di dilungano.
«Allora ne prendi uno alla volta - continua il Maestro - e quando succede ti trovi a festeggiare come una rock-star. Ora che ne ho messi in bacheca 99, ad ogni torneo si aggiunge l'eccitazione della possibilità di arrivare a 100».
A Federer è stata poi rivolta la domanda di come si sente sapendo che oggi si trova a giocare contro dei giovani che sono cresciuti considerandolo un idolo.
«Non ci penso spesso se devo essere onesto».
«Solo quando qualcuno mi pone la domanda: 'Hai sentito che il tal dei tali si sente male per aver battuto il suo super-idolo?' Allora penso: ' Beh, questo è molto più complicato di quello che credevo dovesse essere.' Dunque, sì, ha un certo impatto su di me. In genere comunque io tento di essere simpatico e gentile con tutti i miei avversari, cerco di farli sentire a loro agio».
L'ultima simpatica domanda riguarda invece i progressi con la lingua giapponese, vista la sua recente collaborazione con il brand nipponico Uniqlo.
«La mia conoscenza della lingua giapponese è molto approssimativa, ma ho appena fatto un bellissimo viaggio in Giappone che un po' mi ha aiutato».
Vale la pena ricordare che Roger Federer parla svizzero-tedesco, oltre che tedesco, inglese e francese in egual maniera. il numero 3 al mondo sa anche un po' di italiano, spagnolo e svedese, oltre che l'afrikaans, una delle lingue parlate in Sudafrica, Paese natio di mamma Lynette.