La 'speciale' classifica ATP riconosce anche punti conquistati nel 2019, per questo motivo Roger Federer è al sesto posto, una posizione davanti al tedesco Zverev, che denuncia il sistema.
La classifica ATP, il suo sistema di punteggi, le sue particolarità e la sue 'ingiustizie' è un tema che fu molto caro a Guillermo Vilas. L'ex tennista argentino si batté per anni per farsi riconoscere la posizione numero 1 che mai gli fu attribuita durante il suo legittimo regno che gli permise di conquistare, tra l'altro, quattro tornei del Grand Slam. In quegli anni lo statunitense Jimmy Connors era sempre lì davanti.
A 40 anni di distanza è Alexander Zverev a scagliarsi contro il sistema di punteggio della classifica ATP.
Il tedesco - attualmente numero 7 del ranking - ha detto che secondo lui è assurdo che lui è fuori dai primi cinque del mondo mentre Roger Federer rimane al numero 6, pur avendo perso quasi tutta la scorsa stagione scorsa ad eccezione degli Australian Open.
Classifiche congelate
Le classifiche sono state congelate quando il tour è stato sospeso lo scorso marzo a causa della pandemia di Covid-19, e sono state modificate per cercare di fornire 'flessibilità ed equità ai giocatori', compresi quelli che non hanno voluto giocare per motivi di sicurezza.
Ciò significa che invece di includere solo i punti che i giocatori hanno guadagnato negli ultimi 12 mesi, essi possono ancora contare su punti che risalgono a marzo 2019 - anche se alcuni risultati sono giudicati singolarmente-.
Questo sistema 'speciale' rimarrà in vigore fino ad agosto di quest'anno e significa che Roger Federer, che ha fatto il suo ritorno settimana scorsa dopo 13 mesi di sospensione, è ancora il numero 6 del mondo.
Il tedesco Zverev è classificato subito dietro lo svizzero, appunto, nonostante negli ultimi 12 mesi abbia collezionato molte più presenze e punti utili.
«Il sistema, così, è un disastro»
«Sono il più grande fan di Roger Federer, ma lui non ha giocato per un anno ed è classificato più in alto di me», ha detto Zverev, che tra l'altro all'inizio dell'anno si è separato dal Team8 Management di proprietà di Federer.
«Ho giocato una finale del Grande Slam, una finale del Masters 1000; - ha continuato il 23 di Amburgo - il sistema, così com'è, è un disastro».
«La classifica non ha molta importanza per me, ma il sistema che abbiamo ora ... normalmente io dovrei essere tra i primi quattro o i primi cinque al mondo: ciò che abbiamo ora è un po' assurdo».
Mentre Medvedev, da ieri, è passato al numero 2 - il primo dei non- Big-Four a piazzarsi tanto in alto dal lontano 2005 -, il tedesco evidenzia che il suo obiettivo primario riguarda i tornei del Grande Slam.
«Non è un segreto che il mio obiettivo è quello di giocare e vincere i tornei del Grande Slam, per diventare così uno dei migliori giocatori del mondo. Ho 23 anni, voglio giocare grandi partite e voglio vincere quel genere di partite».