Come nel match d'entrata vinto contro l'australiano Hijikata, il tennista spagnolo ha faticato ad ingranare. Un leggero infortunio e la solita grinta hanno poi avuto la meglio sull'avversario italiano. Rafa è ancora vivo.
Hanno riempito l'Arthur Ashe per vedere un match spettacolare, e i due in campo non li hanno delusi: spirito combattivo, classe, drammaticità e fuoco sacro, questi le maggiori componenti della serata.
Come al primo turno dello Slam newyorkese, lo spagnolo Rafael Nadal è partito male e ha perso il primo set contro Fabio Fognini per 2:6.
Nel secondo set, l'italiano ha conquistato tre break, ma Nadal è stato in grado di rispondere per tre volte e poco dopo è riuscito a pareggiare il computo parziale dei set.
Da quel momento lo spagnolo ha iniziato ad avere il match sotto controllo. Ha vinto il terzo set per 6:2 grazie a tre break, e nel quarto set ha lasciato all'italiano un solo game. Dopo 2 ore e 42 minuti, il recordman di tornei vinti del Grande Slam (22) ha convertito il suo terzo match-point per vincere 2:6, 6:4, 6:2 e 6:1 e passare così al terzo turno.
Il fuoco sacro
Il pubblico statunitense, sempre alla ricerca di grandi personaggi, vista la mancanza di Federer e Djokovic ha trovato nello spagnolo il proprio idolo.
Rafa, combattivo come sempre, ha spostato il sostegno del pubblico dalla sua, urlando il solito «vamos», quando l'equilibrio del match stava per cambiare.
Un filo di sangue, quanto basta
Accidentalmente, nel ritornare una palla lunga, la racchetta di Nadal gli rimbalza in viso ferendolo al naso, il quale si mette a sanguinare.
Quanto basta per aggiungere quel poco di drammaticità alla sfida tra gladiatori moderni. Il pubblico sussulta, trattiene il respiro nell'attesa.
Il time out richiesto per motivi medici - per bloccare il sanguinamento - crea quel genere di suspence tanto cara ai film d'azione nati ad Hollywood. Il campione torna in campo. La folla lo acclama e lui torna a macinare punti.
«Sono ancora vivo dopo una partita come questa»
Il quattro volte vincitore a New York raddoppia poi il suo numero di palle vincenti, lasciando all'avversario solo le briciole e un poco di frustrazione.
«Una delle peggiori partenze, probabilmente di sempre», ha detto Nadal al termine della sfida. «Ma questo fa parte del gioco. Devi rimanere umile, devi accettare la situazione. Non è stato un mese facile per me, quindi so che questo tipo di cose possono accadere. È un'altra opportunità per me. Sono ancora vivo dopo una partita come questa. Questo significa molto».
Lo spagnolo incontrerà il francese Richard Gasquet al terzo turno di questo US Open, che promette ancora tanto spettacolo.