Ricchi sempre più ricchi Altro che crisi, i patrimoni salgono fortemente

hm, ats

9.6.2022 - 17:00

I ricchi sono diventati più ricchi nel 2021.
I ricchi sono diventati più ricchi nel 2021.
Keystone

Malgrado le varie crisi i patrimoni privati sono fortemente saliti nel 2021, raggiungendo la cifra da capogiro di 530'000 miliardi di dollari nel mondo.

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Anche la Svizzera mostra una crescita, minore comunque di quella registrata altrove: e fra pochi anni il paese delle banche potrebbe perdere lo scettro di nazione numero uno al mondo nell'amministrazione di denaro proveniente da altri stati.

Le indicazioni emergono dallo studio «Global Wealth Report» – giunto alla 22esima edizione – pubblicato oggi dalla società di consulenza Boston Consulting Group (BCG). A livello mondiale nel secondo anno della pandemia di coronavirus l'aumento degli attivi finanziari è stato pari al 10,6%.

«Si tratta del più forte incremento da due decenni», afferma la dirigente di BCG Anna Zakrzewski nella documentazione di presentazione. La tendenza si spiega con il boom degli utili aziendali e con il dinamismo dei mercati azionari, ma anche con la grande domanda di beni tangibili quali immobili, orologi, prodotti artistici e beni affini.

In Svizzera la crescita è stata del 5,5%, con patrimoni che hanno raggiunto 4100 miliardi. Secondo gli esperti di BCG questo valore dovrebbe salire a 4600 miliardi entro il 2026: ma nel Regno Unito la progressione sarà maggiore e la Confederazione perderà quindi l'attuale terzo posto (dopo Usa e Hong Kong) nella graduatoria dei principali centri finanziari mondiali.

Tale anno vedrà un cambiamento significativo anche in un'altra classifica, quella degli stati che amministrano più soldi provenienti da altre nazioni. La Svizzera nei prossimi tempi potrà beneficiare di una crescita annua del 2% e arriverà a 2800 miliardi: sarà così superata da Hong Kong, per cui sono previsti incrementi medi annui dell'8% e un dato 2016 di 3400 miliardi. Si metterà così fine a un predominio che dura da oltre 200 anni, sottolineano gli specialisti di BCG. Gli altri posti dovrebbero rimanere invariati: al terzo rango figurerà Singapore, seguiranno Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Isole del Canale e Isola di Man, Regno Unito, Lussemburgo, Monaco e Liechtenstein.

Anche nel settore interno il tasso di crescita annua rallenterà, ritengono gli analisti di BCG. Progressioni più forti e opportunità interessanti vengono però ravvisate in merito al segmento dei ricchi e a quello dei super-ricchi. Per questa ragione sempre più banche straniere stanno entrando nel comparto. Per gli istituti elvetici si tratterà di essere all'altezza della situazione, facendo i giusti investimenti in digitalizzazione, personale e consulenza: ciò consentirà alle banche di aumentare i margini e ridurre i costi, si dicono convinti gli autori dello studio.