Dopo tre sedute in calo e i primi scambi sotto la parità gli indici della Borsa svizzera si sono mantenuti per tutta la giornata in territorio positivo. L'SMI ha chiuso in rialzo dello 0,45% a 10'013.82 punti, l'SPI dello 0,54% a 12'137.72 punti.
Dopo gli attacchi alle installazioni petrolifere in Arabia Saudita – - è stato osservato sul mercato – la situazione si è un po' calmata, con un un prezzo del petrolio elevato ma relativamente stabile. Gli investitori attendono anche la riunione della Federal Reserve – la banca centrale americana – di domani che dovrà decidere sui tassi; giovedì sarà la volta della Banca nazionale svizzera.
Il listino principale è stato sostenuto soprattutto dai pesi massimi difensivi Nestlé (+1,56% a 106.90 franchi) e Roche (+2,23% a 279.05 franchi all'indomani della giornata degli investitori), mentre Novartis (+0,06% a 85.90 franchi) si è spenta col passare delle ore.
In rialzo anche Lonza (+1,62% a 338.70 franchi), Givaudan (+0,87% a 2'774.00 franchi), Alcon (+0,32% a 58.94 franchi grazie anche al lancio di prestiti per complessivamente 2 miliardi di franchi che verranno utilizzati per saldare debiti e per altri scopi), SGS (+0,20% a 2'455.00 franchi) e Swiss Life (+0,08% a 484.20 franchi).
Sotto pressione invece soprattutto UBS (-1,87% a 11.30 franchi), Credit Suisse (-1,63% a 12.665 franchi), Swatch (-1,61% a 274.30 franchi), Zurich (-1,10% a 375.90 franchi) e LafargeHolcim (-1,03% a 48.89 franchi).
Nel mercato allargato da segnalare che Schmolz+Bickenbach, la quale già ieri aveva lasciato sul terreno il 10,71%, oggi ha perso un altro 4,07% a 0.212 franchi. Sul titolo pesano il nuovo avvertimento sugli utili lanciato mercoledì scorso e il declassamento da parte di UBS e Standard&Poor's.
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