Mercati azionari
Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,22%

La borsa svizzera archivia la settimana con una seduta chiusa in lieve rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'190,09 punti, in progressione dello 0,22% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,29% a 14'436,45 punti.
Il mercato ha a lungo ondeggiato in una ristretta fascia di oscillazione, incapace di assumere un orientamento deciso. Il tema del momento è l'inflazione: gli ultimi dati dell'Eurozona, come pure quelli di singoli paesi importanti quali Germania, Francia e Spagna, stanno facendo capire agli investitori che il ritorno a un rincaro più moderato richiederà più tempo del previsto. Concretamente questo si tradurrà con un prosieguo della fase di rialzo dei tassi d'interesse.
La piazza elvetica si è peraltro mostrata meno tonica di altre borse continentali, trovandosi frenata dalla debolezze dei colossi difensivi Nestlé (-0,17% a 107,56 franchi), Novartis (-0,58% a 79,35 franchi) e Roche (-0,02% a 273,85 franchi).
Al centro dell'attenzione è finita ancora una volta Credit Suisse (+8,33% a 2,78 franchi), protagonista di un rimbalzo, dopo che ieri aveva perso il 7% segnano un nuovo minimo di giornata a 2,50 franchi. Nello stesso comparto bancario dinamico si è rivelato pure l'andamento di UBS (+2,43% a 20,68 franchi). Ha invece sofferto Zurich (-1,69% a 441,90 franchi), penalizzata da un giudizio di JPMorgan. In netta ripresa è apparsa Sonova (+3,97% a 243,50 franchi),
Nel mercato allargato Bachem (+7,45% a 101,70 franchi) ha annunciato un contratto da mezzo miliardo di franchi per il periodo 2027-2031, mentre Calida (+3,08% a 46,85 franchi) ha diffuso risultati aziendali 2022 in netta crescita. Clariant (invariata a 15,20 franchi) è da parte sua interessata da una richiesta di sanzioni presentata dalle autorità borsistiche per problemi nella pubblicazione dei conti.
hm, ats