Mercati azionari Borsa svizzera chiude sopra parità

ATS

5.11.2018 - 17:53

Partita sotto tono, sulla scia delle incertezze dovute al conflitto commerciale tra Usa e Cina e alle imminenti elezioni americane, i listini alla Borsa svizzera hanno ripreso slancio già nel corso della mattinata, sostenuti dagli acquisti sui titoli difensivi.

In chiusura, l'indice SMI delle blue chip ha chiuso sopra i 9 mila punti (9008,58 punti), in crescita dello 0,18%. Praticamente stabile l'indice completo SPI (-0,01% a 10'614,81 punti).

Come evocato, gli acquisti sui difensivi hanno sostenuto il mercato. Novartis ha guadagnato lo 0,69% a 88,30 franchi. Oggi il gigante farmaceutico basilese ha comunicato di avere in portafoglio ben 26 blockbuster potenziali, ossia farmaci suscettibili di generare fino a un miliardo l'anno di introiti. Tra gli altri pesi massimi, molto bene ha fatto Roche, avanzata dell'1,24% a 245,20 franchi. Il gigante alimentare Nestlé ha segnato una progressione dello 0,58% a 84,40 franchi.

In sofferenza invece i bancari, con UBS in arretramento dello 0,63% a 14,23 franchi, Credit Suisse dello 0,81% a 12,87 franchi e Julius Baer dell'1,08% a 45,88 franchi.

Contrastati gli assicurativi: Zurich ha ceduto lo 0,13% a 311,30 franchi, Swiss Life lo 0,15% a 382,02 franchi mentre Swiss Re ha terminato in crescita dello 0,31% a 89,46 franchi.

Male i titoli ciclici, che scontano le incertezza a livello internazionale circa le vertenze commerciali e le ricadute sulla congiuntura. ABB ha perso lo 0,73% a 20,44 franchi, Adecco il 2,14% a 48,03 franchi, LafargeHolcim lo 0,99% a 46,24 franchi. In negativo anche i valori legati al lusso con Swatch in arretramento del 2,65% a 345,10 franchi e Richemont dell'1,34% a 75,12 franchi.

Sul mercato allargato, Dufry ha ceduto il 5,25% a 109,05 franchi: il gruppo basilese, specializzato nel commercio al dettaglio esentasse aeroportuale, ha registrato un fatturato di 6,5 miliardi di franchi, in crescita del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2017. Tuttavia, la crescita organica (+3,1%) è stata al di sotto delle attese e molto inferiore al 7,9% registrato un anno prima.

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ATS