Dopo un avvio in calo e aver trascorso l'intera mattinata in territorio negativo, la Borsa svizzera ha superato nel primo pomeriggio la linea di demarcazione portandosi in positivo per poi chiudere piatta.
L'indice dei valori guida SMI ha terminato in perdita dello 0,09% a 9'175,50 a punti e quello allargato SPI in calo dello 0,01% a 10'529,66.
Gli investitori sono in attesa dell'annuncio da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla sua scelta per il nuovo presidente della Fed: la Casa Bianca ha confermato notizie di media americani secondo cui ciò avverrà giovedì 2 novembre, alla vigilia del viaggio in Asia di Trump e all'indomani della riunione della Banca centrale americana.
A livello economico, negli Stati Uniti la spesa dei consumatori americani nel mese di settembre è salita dell'1,0%. Il dato è superiore alle attese degli analisti, che scommettevano su un +0,9%. Si tratta dell'aumento maggiore dal 2009. I redditi sono saliti dello 0,4%, in linea con le attese.
In Europa la fiducia economica nella zona euro è progredita ancora in ottobre per raggiungere il livello più elevato dall'ottobre del 2000. L'indicatore ESI ("Economic Sentiment Indicator") è aumentato di 0,9 punti nella zona euro attestandosi a 114 punti. Gli analisti si aspettavano 113,3 punti.
Sul listino principale, tra i pesi massimi difensivi unico a chiudere in negativo è stato Roche (-0,26% a 229,50 franchi). Nestlé ha guadagnato lo 0,18% (a 82,80 franchi) e Novartis, che ha annunciato il rilevamento della società francese Advanced Accelerator Applications (AAA) per 3,9 miliardi di dollari (3,89 miliardi di franchi), lo 0,68% a 81,60 franchi.
Male i bancari che hanno terminato tutti in calo: UBS ha ceduto l'1,29% a 16,86 franchi, CS Group lo 0,19% a 15,85 franchi e Julius Bär lo 0,43% a 58,45 franchi.
Per quanto riguarda gli assicurativi, le maggiori perdite sono state registrate da Swiss Life (-0,72% a 345,50 franchi), seguita da Zurich (-0,40% a 302,00 franchi) e Swiss Re che ha ceduto alla fine segnando una leggera flessione (-0,05% a 93,85 franchi).
Tra i titoli più sensibili alla congiuntura, unico in progressione è Adecco (+0,26% a 78,25 franchi). Pesanti perdite sono segnate da LafargeHolcim (-1,50% a 56,00 franchi) e da Sika (-1,76% a 7'245 franchi) . Cali più contenuti per ABB che è scesa dello 0,24% (a 25,23 franchi).
Sul mercato allargato Clariant ha ceduto il 2,53% a 24,66 franchi. Il gruppo chimico basilese ha reso noto venerdì di rinunciare alla fusione con l'americana Huntsman. Il fondo d'investimento White Tale, che detiene il 20% di Clariant e che si era opposto a tale fusione reclama ora tre seggi nel consiglio di amministrazione e la nomina di un consigliere finanziario indipendente.
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