Banche Credit Suisse, si prevede il taglio di 9'500-12'000 impieghi

fc, ats

20.3.2023 - 18:26

Il BAK Economics prevede la soppressione di 9'500-12'000 impieghi.
Il BAK Economics prevede la soppressione di 9'500-12'000 impieghi.
Keystone

L'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS causerà la perdita di 9'500-12'000 posti di lavoro. Malgrado ciò, non si prevede un forte aumento del tasso di disoccupazione. Lo indica l'istituto di ricerca BAK Economics.

20.3.2023 - 18:26

In una nota, l'istituto precisa che «con l'acquisizione da parte di UBS sono stati limitati i danni per la piazza finanziaria svizzera causati dalla crisi di Credit Suisse». Insomma, il rischio di una crisi bancaria generale è stato notevolmente ridotto. «Si è così evitato un danno diretto maggiore all'intera piazza economica elvetica».

L'operazione, stando a BAK Economics, avrà effetti limitati sul PIL della Svizzera, che dovrebbe ancora crescere del 0,7% quest'anno e dell'1,6% nel 2024. Gli effetti negativi della crisi di Credit Suisse rimangono infatti in gran parte limitati al settore bancario.

Ci saranno comunque delle conseguenze, anche se il deflusso dei fondi dei clienti all'estero dovrebbe ora arrestarsi. BAK Economics ritiene invece che la perdita di valore aggiunto subita dalla piazza finanziaria svizzera sarà verosimilmente permanente.

Ripercussioni sul mercato del lavoro

Le conseguenze dell'acquisizione si faranno sentire chiaramente sul mercato del lavoro: si stima che le due grandi banche offrano complessivamente 37’000 impieghi in Svizzera.

A medio termine, lo smantellamento della rete di filiali e altre misure di razionalizzazione comporteranno probabilmente la perdita di circa 9'500-12'000 posti di lavoro, ciò che corrisponde allo 0,3% del totale degli impieghi in Svizzera.

Stando a BAK Economics, il cantone più colpito sarà Zurigo, dove il potenziale di razionalizzazione sarà probabilmente di 6'500-8'000 impieghi. Ciò corrisponde allo 0,9% di tutti i posti di lavoro del cantone.

Un processo che durerà diversi anni

Malgrado questi massicci tagli, BAK Economics non prevede un aumento improvviso del tasso di disoccupazione, né a livello nazionale né a livello cantonale. Il processo di razionalizzazione di UBS richiederà infatti diversi anni.

Il mercato del lavoro, caratterizzato da una carenza di lavoratori qualificati, dovrebbe inoltre essere in grado di assorbire in gran parte lo schock.

fc, ats