Congiuntura Economia svizzera va bene, dicono indici PMI

hm, ats

3.1.2022 - 14:00

L'industria fatica a tenere il passo con la domanda.
L'industria fatica a tenere il passo con la domanda.
Keystone

Il buon momento dell'economia svizzera prosegue: nel settore industriale l'indice PMI – che illustra il comportamento dei manager che, nelle imprese, si occupano degli acquisti aziendali – è rimasto ampiamente nella zona di crescita.

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Nello stesso segmento positivo si trova anche – per l'undicesimo mese consecutivo – il corrispondente indicatore del ramo dei servizi.

Le informazioni in questione vengono raccolte, attraverso un sondaggio, dall'associazione di categoria Procure.ch: i dati sono poi interpretati dagli specialisti di Credit Suisse (CS). Stando alle informazioni diffuse oggi dalla banca, l'indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Manager's Index, PMI) nel settore industriale è salito in dicembre a 62,7 punti, 0,2 punti in più di novembre e 5,4 punti in più di un anno prima.

Dopo aver vissuto due mesi di fila in calo l'indicatore si ripresenta in progressione, seppur leggermente, tornando così ad avvicinarsi ai 71,1 punti registrati nel luglio 2021, massimo assoluto da quando vengono raccolti i dati, cioè dal gennaio 1995. Si trova inoltre sempre ampiamente al di sopra della soglia di crescita, fissata a 50 punti: è il 17esimo mese consecutivo che questo succede.

Stando agli esperti di Credit Suisse sono in aumento quasi tutti i componenti dell'indice, dalla produzione agli ordinativi. Il buon andamento degli affari ha effetti anche sull'impiego: ormai da diversi mesi un quarto delle aziende interpellate sta assumendo personale per far fronte alla domanda.

Le difficoltà delle catene di approvvigionamento rimangono una sfida: la situazione però non è peggiorata e le imprese stanno alimentando i magazzini. Vengono comunque tuttora segnalati aumenti dei prezzi di acquisto.

Passando all'ambito dei servizi, il relativo indice PMI si è attestato a 59,3 punti, con variazioni di +1,4 punti (mensile) e +9,8 (anno). Anche in questo caso si è di fronte a un ritorno alla progressione dopo due mesi di flessione e si rimane ampiamente in zona crescita.

Stando agli analisti di Credit Suisse questi dati possono far pensare che il coronavirus venga sempre meno considerato come un ostacolo all'economia e che il settore dei servizi è in grado di guardare oltre al pandemia. È però anche possibile che l'alto livello di incertezza causato dall'ondata di infezioni Omicron non si sia ancora riflessa completamente nei risultati del sondaggio.

La versione svizzera dell'indice PMI raccoglie una tradizione nata negli Stati Uniti che risale ai primi decenni del secolo scorso: è stato infatti nel 1931 che la National Association of Purchasing Management (NAPM) raccolse per la prima volta i dati degli acquisti. Oggi in tutto il mondo il PMI figura fra gli indicatori economici più seguiti per tastare il polso allo stato di un'economia.