La classifica I super ricchi britannici in calo, la famiglia Sunak perde 200 milioni

bt

19.5.2023 - 13:35

Il patrimonio del premier conservatore Rishi Sunak e della moglie Akshata Murty, ereditiera miliardaria, businesswoman e figlia di uno dei magnati più ricchi dell'India è calato di oltre 200 milioni di sterline in un anno e le loro fortune sono così passate da 730 a 529 milioni.
Il patrimonio del premier conservatore Rishi Sunak e della moglie Akshata Murty, ereditiera miliardaria, businesswoman e figlia di uno dei magnati più ricchi dell'India è calato di oltre 200 milioni di sterline in un anno e le loro fortune sono così passate da 730 a 529 milioni.
Keystone

Per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2007-2008 cala nel Regno Unito il numero dei miliardari: sono in tutto 171, sei in meno rispetto all'anno scorso secondo l'edizione 2023 della classifica del «Sunday Times» sui super ricchi in terra britannica.

19.5.2023 - 13:35

Continuano però ad aumentare le loro fortune, nonostante risentano anche loro dell'inflazione record sopra il 10%.

Ma, come rileva ancora il giornale, fra i patrimoni dei vip più in calo c'è quello del premier conservatore Rishi Sunak e della moglie Akshata Murty, ereditiera miliardaria, businesswoman e figlia di uno dei magnati più ricchi dell'India: in un anno hanno perso oltre 200 milioni di sterline e le loro fortune sono così passate da 730 a 529 milioni.

La perdita è stata causata dal forte calo subito dalla quota detenuta dalla moglie del primo ministro Tory in Infosys, colosso informatico con sede a Bangalore, co-fondato dal padre della first lady. Le azioni della società hanno perso circa un quinto del loro valore poiché gli investitori sono preoccupati per il futuro del settore tecnologico indiano.

Cambiamenti ai primi posti

Per quanto riguarda la classifica dei nababbi nel Regno, il primo posto è occupato ancora da Gopi Hinduja con un patrimonio da 35 miliardi di sterline ma in solitaria, in quanto è scomparso due giorni fa, a 87 anni, il fratello Sri, col quale condivideva un impero economico-finanziario intercontinentale.

Al secondo posto c'è Sir Jim Ratcliffe, patron del colosso chimico farmaceutico Ineos che vanta una fortuna di quasi 30 miliardi e al terzo sir Len Blavatnik con 28 miliardi, magnate dei due mondi d'origini sovietiche alquanto lontane.

Nella classifica 2023 del «Sunday Times» ci sono stati cambiamenti ai primi posti. Scivola dalla seconda alla quinta posizione sir James Dyson, re degli elettrodomestici, scendono dalla terza alla quarta i fratelli David e Simon Reuben, finanzieri londinesi di radici familiari indo-iracheno-ebraiche.

Ha subito un drastico crollo, passando dalla 44esima alla 77esima posizione, Sir Richard Branson: la sua fortuna si è contratta di oltre il 40% in un anno, scendendo a 1,79 miliardi di sterline, dopo le grosse perdite del suo impero Virgin. Inoltre di recente è fallita Virgin Orbit, la società creata dall'imprenditore negli Stati Uniti per il business dei lanci spaziali.

«Un periodo d'oro per i super ricchi è finito»

Secondo Robert Watts, responsabile della Rich List, «quest'anno emerge che un periodo d'oro per i super ricchi è finito». E ha aggiunto: «non siamo davanti a una crisi, ma ci sono famiglie che hanno perso ingenti somme nell'ultimo anno.

Lo scoppio della bolla tecnologica, la fine dei tassi di interesse ai minimi storici e il nervosismo che si insinua nel settore bancario hanno contribuito a quanto successo».

Sembra quindi che un periodo di boom anche per i super-ricchi sia giunto al termine, soprattutto dopo l'aumento dei tassi di interesse per ridurre l'inflazione con le conseguenze sul costo del denaro.

bt