Il produttore di birra appenzellese Locher chiede una riduzione del debito di Chopfab Boxer prima di acquisirne una parte delle quote. L'azienda di Winterthur (ZH), proprietaria delle birre Boxer prodotte a Yverdon-les-Bains (VD), si trova in difficoltà finanziarie.
Keystone-SDA, falu, ats
25.02.2024, 09:43
25.02.2024, 09:47
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«Non si tratta di ottenere una partecipazione azionaria a un prezzo stracciato», afferma l'amministratore delegato di Locher, Aurèle Meyer, in un'intervista trasmessa oggi dal domenicale in lingua tedesca SonntagsZeitung.
«Ci sono abbastanza oneri del passato che costeranno molto denaro, ma l'azienda deve tornare ad essere redditizia. Se la riduzione del debito avrà successo, siamo pronti a farla ripartire insieme ad altri azionisti».
La «portata dei problemi finanziari di Chopfab Boxer» è una sorpresa, aggiunge Meyer. La situazione rimane difficile, ha proseguito. «Sono in corso importanti trattative, il cui esito è incerto. Ne sapremo di più alla fine della prossima settimana».
Non è prevista una fusione
Secondo Meyer, Locher, che produce in particolare la birra Quöllfrisch, non vuole fondersi con Chopfab Boxer. Un'eventuale partecipazione nell'azienda di Winterthur non è un segno del desiderio di espansione del gruppo appenzellese, aggiunge. «Possiamo continuare a operare con profitto senza espanderci. Ma questa richiesta ci è stata fatta, ed è per questo che la stiamo prendendo in considerazione».
La scorsa settimana i media hanno riferito delle difficoltà finanziarie di Chopfab Boxer. L'azienda di Winterthur ha dichiarato all'agenzia di stampa AWP di essere fiduciosa di essere presto in grado di ristrutturare. «Siamo in trattative con la birreria Locher da quasi tre mesi e prevediamo di concluderle nelle prossime due o tre settimane, dopo i negoziati con i creditori», ha spiegato la direzione.
Se la riorganizzazione avrà successo, Chopfab Boxer diventerà il sesto birrificio più grande e unirà le forze con il numero tre in Svizzera. Secondo le stime del quotidiano economico in lingua tedesca «Handelszeitung», insieme potrebbero raggiungere o addirittura superare il secondo fornitore in Svizzera, Heineken, con i suoi marchi Calanda ed Eichhof.