Vallese Stagione invernale eccezionale per gli impianti di risalita

hm, ats

3.5.2022 - 20:01

È stato un inverno favorevole per i comprensori sciistici vallesani.
È stato un inverno favorevole per i comprensori sciistici vallesani.
Keystone

Eccezionale: così viene descritta la stagione invernale appena conclusa da Remontées mécaniques du Valais (RMV), l'associazione degli impianti di risalita vallesani.

Keystone-SDA, hm, ats

Hanno contribuito al buon andamento degli affari le regole anti-pandemia meno severe che nei paesi vicini, la meteo favorevole e le precipitazioni scarse, ma sufficienti per garantire alle piste da sci un ottimo innevamento.

Sono stati registrati più di 9,5 milioni di ingressi giornalieri, in progressione del 31% rispetto all'inverno 2020-21, del 23% nel confronto con la stagione 2019-20, che era stato interrotta il 13 marzo 2020, e del 3% in relazione al 2018-19, informa RMV in comunicato odierno. Anche i dati del fatturato seguono la stessa tendenza.

«Abbiamo avuto molti clienti di lingua inglese, inglesi e americani, che si sono concentrati sulle località svizzere perché il nostro paese era meno restrittivo con le misure Covid rispetto ai nostri vicini», afferma il direttore dell'organizzazione Pierre Mathey, contattato da Keystone-ATS. Anche la clientela indigena non è peraltro mancata: «sempre più svizzeri ritrovano il gusto della montagna, cosa che ci rallegra», aggiunge l'operatore.

In futuro

Guardando avanti, il settore dovrà ora affrontare tutta una serie di sfide, tra cui quella di tenere conto dell'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime, nonché di continuare a investire e rinnovare gli impianti.

«Stiamo incoraggiando i comprensori a integrare la produzione di energia rinnovabile, in particolare installando pannelli fotovoltaici sui loro impianti, per rispondere in parte all'aumento dei prezzi», spiega Mathey, sottolineando che la sostenibilità è un punto centrale nella strategia 2021-2025 di RMV. «Tuttavia l'installazione di pannelli non è alla portata di tutte le stazioni sciistiche, che a volte hanno difficoltà a rinnovare le loro infrastrutture».