Contribuenti sollevati Acquisizione di CS, UBS annulla la copertura perdite da 9 miliardi della Confederazione

pv

11.8.2023 - 11:35

I contribuenti svizzeri possono tirare un sospiro di sollievo. UBS ha volontariamente rescisso il contratto di garanzia a copertura delle perdite concordato con la Confederazione e la Banca Nazionale Svizzera (BNS) nell'ambito dell'acquisizione di emergenza del Credit Suisse. L'intesa cesserà con effetto immediato.

Sergio Ermotti è, giova ricordarlo, il CEO di UBS, nominato durante la crisi di Credit Suisse.
Sergio Ermotti è, giova ricordarlo, il CEO di UBS, nominato durante la crisi di Credit Suisse.
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Keystone-SDA, pv

Lo hanno annunciato oggi la grande banca, la BNS e il Dipartimento federale delle finanze (DFF).

Concretamente si parla di un contratto per una garanzia della Confederazione di 9 miliardi di franchi a copertura delle perdite e di un cosiddetto Public Liquidity Backstop (garanzia per l'erogazione di mutui a sostegno della liquidità), concluso con la BNS, e pari ad al massimo 100 miliardi di franchi.

Tutti gli aiuti straordinari di liquidità basati sulla legge di emergenza del 19 marzo 2023 sono stati rimborsati, precisa UBS in una nota.

Inoltre – prosegue la banca – anche Credit Suisse ha rimborsato completamente i prestiti ELA+ (un sostegno aggiuntivo di liquidità) di 50 miliardi di franchi svizzeri alla BNS a partire da ieri 10 agosto 2023. La BNS dal canto suo saluta la restituzione del denaro.

Keller-Sutter: «Non posso nascondere di essere sollevata»

L'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS lo scorso marzo ha contribuito a stabilizzare il sistema finanziario svizzero e mondiale, ha sottolineato stamane in conferenza stampa la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter, aggiungendo che le garanzie non hanno cagionato alcuna perdita per la Confederazione e portano nelle sue casse entrate per circa 200 milioni di franchi.

«Non posso nascondere di essere sollevata», ha proseguito la consigliera federale, aggiungendo che il pagamento della liquidità messa a disposizione di UBS per facilitare l'acquisizione di Credit Suisse è un «segnale forte» per i mercati finanziari. Il titolo UBS era in effetti molto richiesto in mattinata alla Borsa svizzera.

Verso una grande ristrutturazione

«Il fallimento del Credit Suisse avrebbe avuto conseguenze incalcolabili non solo per l'economia svizzera ma anche per quella mondiale», ha avvertito Keller-Sutter, ammettendo tuttavia che ora si deve riflettere sui meccanismi di regolamentazione che potrebbero essere messi in atto in Svizzera.

La ministra ha pure criticato le decisioni prese dalla dirigenza di Credit Suisse, che hanno portato a una perdita di fiducia degli investitori nella banca, un tempo fiore all'occhiello del sistema bancario svizzero.

Interpellata sulle future dimensioni di UBS dopo l'integrazione di Credi Suisse, Keller-Sutter ha sottolineato che sono in corso discussioni tra UBS, parti sociali e dipartimenti. Migliaia di dipendenti di Credit Suisse rischiano il loro posto di lavoro a seguito dell'acquisizione.