Testate giornalisticheLa Weltwoche si espande in Germania, arriva una versione tedesca
hm, ats
8.9.2023 - 12:00
La Weltwoche si espande in Germania: confrontato con un crescente numero di lettori tedeschi, il settimanale ha deciso di proporre una versione indipendente della rivista destinata ai vicini nordici.
Keystone-SDA, hm, ats
08.09.2023, 12:00
08.09.2023, 12:02
SDA
Sarà sotto forma di edizione elettronica indipendente (e-paper) che apparirà il venerdì, il giorno dopo l'edizione cartacea elvetica. È prevista anche una app, un'applicazione per dispositivi mobili.
«La Weltwoche non vuole essere l'ennesimo 'so-tutto-io' dall'estero», si legge in un comunicato diffuso oggi dalla società editrice. «La nostra edizione tedesca non segue alcuna linea politica, vuole soprattutto incoraggiare le persone a pensare con la propria testa».
La Germania – continua la nota – è importante, soprattutto per la Svizzera, è il grande motore economico dell'Europa: non si può essere indifferenti a ciò che accade nella repubblica federale. «Noi svizzeri abbiamo una grande esperienza di democrazia, viviamo la più grande diversità di opinioni e mentalità nel più piccolo spazio: forse è utile portare questa diversità politica nella vicina Germania». La Weltwoche coltiva l'altro punto di vista, cerca l'argomento che è stato trascurato, insiste l'editore. «Crediamo nella possibilità di parlare con tutti di ogni questione».
La Weltwoche è stata fondata nel novembre 1933 da Karl von Schumacher – caporedattore fino al 1953 – e Manuel Gasser. Dopo un inizio filotedesco presto il giornale si oppose al nazionalsocialismo, facendosi così un nome oltre confine, si legge nel Dizionario storico della Svizzera. Nel 1940 raggiunse una tiratura di 100'000 esemplari. Durante la Guerra fredda ha sostenuto una posizione chiaramente filo-occidentale. A partire dagli anni '60 è però anche diventata una piattaforma del nonconformismo.
Nel 2001 il giornale, in mano a un gruppo di investitori guidato dal finanziere ticinese Tito Tettamanti, è stato affidato alla direzione di Roger Köppel, che da allora ne è rimasto alla guida (a parte un'interruzione fra la primavera 2004 e il novembre 2006: era diventato caporedattore del quotidiano tedesco Die Welt ed è diventato un volto noto nel paese per la partecipazione in numerosi dibattiti televisivi) spostando più a destra la linea politica del settimanale. Dal 2006 il giornalista zurighese è anche proprietario della testata e dal 2015 è consigliere nazionale, nelle file dell'UDC. Nel marzo scorso il 58enne ha annunciato che non solleciterà un rinnovo del mandato nelle elezioni di ottobre e che si dedicherà interamente alla Weltwoche.