Scrittore polemista Addio al giornalista italiano Giampaolo Pansa

ATS

13.1.2020 - 07:20

Si è spenta una voce sempre ascoltata.
Si è spenta una voce sempre ascoltata.
Source: SDA

È morto il giornalista e scrittore italiano Giampaolo Pansa. Aveva 84 anni. Si è spento domenica a Roma assistito dalla moglie, la scrittrice Adele Grisendi. Nel 2016 aveva perso il figlio Alessandro, ex Ceo di Finmeccanica, morto di malattia a 55 anni.

Scrittore, polemista, commentatore, firma dei più importanti quotidiani italiani, dalla Stampa, dove ottenne il suo primo contratto giornalistico, nel 1961, al Giorno, dal Corriere della Sera a Repubblica (di cui è stato vicedirettore) al Messaggero, dall'Espresso a Epoca a Panorama, Giampaolo Pansa ha raccontato con acume la società e la politica italiana, mettendo alla berlina i vizi della classe dirigente e soprattutto proponendo un punto di vista controcorrente, sempre in grado di stimolare il dibattito e la riflessione.

Scoop e scandali

Basti pensare alle polemiche giornalistiche e storiografiche che hanno sempre accompagnato i suoi libri dedicati alla Resistenza, su tutti «Il sangue dei vinti», il saggio del 2003 sui crimini dei partigiani compiuti dopo il 1945 che gli è costato l'accusa di revisionismo.

Suoi numerosi scoop, per esempio sullo scandalo Lockeed, ma anche espressioni entrate ella storia come la 'Balena bianca', cioè la Democrazia cristiana, o il 'Bestiario', titolo di una sua celeberrima rubrica.

Piemontese di Casale Monferrato allievo di Alessandro Galante Garrone, Pansa ha esordito nel giornalismo con la Stampa, occupandosi tra l'altro del disastro del Vajont, per passare poi al Giorno, al Messaggero di Roma, al Corriere della Sera (quotidiano con cui era tornato da poco a collaborare), e ancora a Repubblica e all'Espresso con cui ha collaborato dal 1977 al 2008 quando abbandonò polemicamente il Gruppo Espresso, in contrasto con la linea editoriale.

Da allora ha scritto per Il Riformista, Libero, Panorama e The Post Internazionale.

Romanzi e saggi storici

Una passione per gli anni del fascismo e della Resistenza maturata fin dalla tesi di laurea, Pansa ha firmato innumerevoli romanzi e saggi storici.

Provocatore fino all'ultimo, tra i suoi libri più recenti l'autoritratto intitolato Quel fascista di Pansa e poi con un pamphlet su Salvini: Ritratto irriverente di un seduttore autoritario.

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