SvizzeraAlpinista perde dita di mani e piedi, l'assicurazione non paga. Ecco perché
smi
2.4.2024
Un alpinista ha subito un congelamento durante la discesa dal Cervino e ha perso diverse dita di mani e piedi. Il Tribunale federale ha stabilito in ultima istanza che l'assicurazione contro gli infortuni non è tenuta a pagare.
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02.04.2024, 09:17
02.04.2024, 10:36
Stefan Michel
Hai fretta? blue News riassume per te
Un alpinista ha perso diverse dita per congelamento durante la discesa dal Cervino.
L'assicurazione contro gli infortuni non lo considera un incidente e non copre i costi di soccorso e assistenza.
In ultima istanza, il Tribunale federale ha stabilito che la compagnia assicurativa ha agito correttamente.
La discesa dal Cervino è finita in ospedale per un alpinista di 38 anni. Nell'ottobre 2021, ha percorso in salita la tradizionale via Schmid, attraverso la parete nord, con un compagno di cordata.
La coppia è scesa solo il giorno successivo. Alle sei e mezza del mattino sono arrivati alla capanna Solvay, un rifugio di emergenza a 4003 metri di altitudine, e sono andati a dormire, come scrive la «Walliser Bote».
Si sono svegliati verso mezzogiorno e hanno notato un forte congelamento alle mani e ai piedi. Non sono più stati in grado di scendere. Hanno allertato i servizi di soccorso e sono stati trasportati direttamente in ospedale con l'elicottero.
Amputate cinque dita dei piedi e in parte quattro delle mani
Il 38enne è stato colpito in modo particolarmente duro. I medici hanno dovuto amputargli tutte le dita del piede destro. Ha perso anche un dito della mano sinistra e tre dita della mano destra.
Lo shock successivo è arrivato poco dopo: la compagnia assicurativa presso la quale l'uomo è assicurato contro gli infortuni si è rifiutata di coprire le spese. Le sue menomazioni non erano lesioni da incidente, ha riassunto il Walliser Bote riferendosi alla decisione della compagnia assicurativa.
La Legge federale sulle assicurazioni sociali definisce l'infortunio come un «effetto dannoso improvviso e involontario di un fattore esterno inusuale sul corpo umano, che provoca un danno alla salute fisica, mentale o psichica o la morte».
Il Tribunale federale decide che il freddo non è un incidente
L'uomo si è difeso in tribunale, ha perso e ha portato il caso fino al Tribunale federale. Ma anch'esso si è pronunciato a favore della compagnia assicurativa. Il freddo non era arrivato all'improvviso, né era insolito per il luogo e il periodo dell'anno.
Il tribunale ha ottenuto da MeteoSvizzera dati meteo precisi per quel periodo. In questo modo è stato possibile escludere un temporale, che secondo l'alpinista si sarebbe scatenato all'improvviso.
Il Tribunale federale ha quindi respinto il ricorso dell'alpinista contro la sentenza del tribunale di primo grado. La compagnia di assicurazione contro gli infortuni aveva ragione a non pagare. La parte soccombente deve ora versare ulteriori spese processuali, per un valore di 800 franchi.