Grande paura in Olanda per quello che poteva avere tutti gli ingredienti di un attentato terroristico. La piccola cittadina di Ede, 110.000 abitanti nel centro dei Paesi Bassi, si è svegliata col cuore in gola quando un imponente schieramento di forze di polizia ha circondato il Petticoat Caffè, molto frequentato dai giovani.
Le forze speciali hanno fermato l'uomo, che non ha opposto resistenza.
L'individuo, che era apparso confuso durante la presa d'ostaggi, è già stato condannato nel 2023-
LA polizia però non ha voluto fornire ulteriori dettagli
La polizia e i servizi di emergenza sono schierati nel centro di Ede, Paesi Bassi, 30 marzo 2024.
Assieme alle forze speciali sono arrivato anche gli artificieri.
Le operazioni di evacuazione sono state imponenti: ben 150 edifici sono stati svuotati.
Le forze speciali hanno fermato l'uomo, che non ha opposto resistenza.
L'individuo, che era apparso confuso durante la presa d'ostaggi, è già stato condannato nel 2023-
LA polizia però non ha voluto fornire ulteriori dettagli
La polizia e i servizi di emergenza sono schierati nel centro di Ede, Paesi Bassi, 30 marzo 2024.
Assieme alle forze speciali sono arrivato anche gli artificieri.
Le operazioni di evacuazione sono state imponenti: ben 150 edifici sono stati svuotati.
Un uomo, non identificato, aveva fatto irruzione sequestrando quattro persone dello staff, minacciando di far saltare per aria il locale. Così è scattato l'allarme.
La polizia, che ha ricevuto la prima denuncia verso le 5 del mattino, è intervenuta prontamente e ha subito dichiarato l'allerta regionale, facendo intervenire il reparto degli artificieri e i negoziatori.
A quel punto si è aperta la trattativa. Per sicurezza, però, sono state fatte evacuare 150 abitazioni nelle vicinanze del caffè, che la sera prima aveva ospitato una serata musicale.
I testimoni avevano parlato di un uomo in «stato confusionale». I media poi avevano diffuso l'ipotesi che il sequestratore avesse aperto i rubinetti del gas. Circostanza che non è stata in seguito confermata.
La liberazione dei primi tre ostaggi
In mattinata, poi, il primo passo in avanti positivo: tre dei quattro ostaggi sono stati liberati.
Un video che li ritraeva avanzare con le braccia alzate era immediatamente rimbalzato sui social, provocando l'intervento del sindaco René Verhulst.
«Vediamo molti video della situazione sul posto che vengono messi online: vi invito a non condividerli poiché gli ostaggi ora sono liberi hanno diritto alla pace e alla privacy e la polizia vuole poter svolgere il proprio lavoro in modo adeguato».
Poco dopo, verso mezzogiorno, la crisi si è risolta fortunatamente senza vittime. L'ultimo ostaggio è stato infatti liberato e l'uomo è stato arrestato dalle forze dell'ordine.
Sequestratore già condannato nel 2023
Marthyne Kunst, procuratore capo dei Paesi Bassi orientali, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che il presunto sequestratore era noto alla magistratura ed era già stato condannato per minacce nel 2023.
Ma non ha voluto fornire ulteriori informazioni. In generale al momento non si sa ancora nulla sul movente. «Non riteniamo che l'incidente abbia una matrice terroristica», ha dichiarato Anne Jan Oosterheert della polizia dei Paesi Bassi orientali.
L'uomo, secondo Kunst, non ha opposto resistenza all'arresto. Aveva con sé uno zaino, che è stato esaminato alla ricerca di possibili esplosivi. Che però non sono stati trovati. E non è nemmeno chiaro se il sequestratore conoscesse una o più vittime. Le indagini, dunque, proseguono per far luce sulla vicenda.
La reazione del primo ministro
Sui social media il primo ministro uscente Mark Rutte ha espresso «grande rispetto e apprezzamento» per la polizia, i servizi di emergenza e la task force speciale, che «sono riusciti a portare a termine con successo la presa di ostaggi a Ede».
Anche il sindaco si è detto sollevato. «Quello che è successo oggi avrà un impatto enorme sulle vittime: vorrei augurare a loro e alle loro famiglie tanta forza e sostegno nel prossimo periodo per affrontare tutto questo. Dove possiamo, li sosterremo».