Inquinamento Brasile: la chiazza di petrolio si estende

ATS

10.10.2019 - 15:46

La chiazza di petrolio apparsa un mese e mezzo fa lungo la costa nord-orientale del Brasile, e che secondo il governo del presidente Jair Bolsonaro avrebbe origine dal Venezuela, ha già colpito 139 spiagge della zona finendo anche nella foce del Rio San Francisco.

In tali spiagge sono state trovate tartarughe contaminate dal greggio.

La chiazza inquinante ha raggiunto il 40% delle città litoranee del Nordest, una delle regioni più visitate dai turisti stranieri.

Toccate le coste di 63 comuni

L'Istituto brasiliano per l'ambiente (Ibama) ha riferito che il petrolio ha toccato le coste di 63 comuni, l'ultimo dei quali è Cajueiro da Praia, nello Stato del Piauì.

Bolsonaro ha inviato la Marina per visitare l'area colpita ed ha affermato di avere sospetti su quale Paese sarebbe responsabile del disastro ecologico, suggerendo che potrebbe trattarsi del Venezuela.

Uno degli stati più colpiti è quello di Pernambuco, il secondo più importante nel Nordest, dove il 71% dei comuni costieri è stato invaso da residui di petrolio, tra cui la famosa spiaggia di Porto de Galinhas.

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