Future pandemie La strategia preventiva di future pandemie avrebbe costi miliardari

SDA

4.2.2022 - 20:00

Immagine illustrativa/foto d'archivio
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KEYSTONE/GAETAN BALLY

Sorvegliare i microrganismi pericolosi, controllare il commercio e la caccia degli animali selvatici, ridurre la deforestazione: ecco le tre azioni per prevenire le future pandemie. Uno sforzo globale che costerebbe 20 miliardi di dollari l'anno.

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Una cifra che equivale a meno del 5% del costo di vite umane perdute e a meno del 10% dei danni economici causati in un anno dall'emergere di nuove malattie.

È l'analisi prodotta pubblicata sulla rivista «Science Advances» da 20 esperti coordinati da Aaron Bernstein, del Centro per il clima, la salute e l'ambiente della Harvard Medical School, l'Harvard Chan C-Change.

Una strategia di prevenzione alla fonte

«Se la pandemia di Covid ci ha insegnato qualcosa – ha detto Bernstein – è che test, trattamenti e vaccini possono prevenire i decessi, ma non fermano la diffusione dei virus in tutto il mondo e potrebbero non impedire l'emergere di nuovi agenti patogeni. Mentre guardiamo al futuro, non possiamo assolutamente fare affidamento solo sulle strategie post-spillover per proteggerci».

È un messaggio semplice quello proposto dai ricercatori: prevenire alla fonte prima di dover contrastare un nuovo tsunami. Il virus SARS-CoV-2 non è stato il primo agente patogeno a fare il salto dagli animali selvatici all'uomo né sarà l'ultimo: per evitare questo rischio è necessario porre più attenzioni e più investimenti economici.

Benefici anche per l'ambiente e la società

Tre le azioni necessarie indicate dagli esperti: una migliore sorveglianza dei microrganismi pericolosi, maggiori controlli del commercio e della caccia alle specie selvatiche e ridurre la deforestazione.

Una strategia che avrebbe effetti non solo nel sopprimere l'emergere di nuove pandemie, ma sull'ambiente e nell'eliminazione di danni indiretti non inclusi nei costi pandemici, come i danni psicologici per la perdita del lavoro, dei familiari, dell'isolamento e i ritardi nei percorsi di formazione degli studenti.