Le dimensioni non sono tutto Cosa tenere a mente quando si compra un'auto elettrica

Fabian Horberg, dpa/tafi

12.5.2020

Nuovi modelli e infrastrutture migliorate: nel 2020, la mobilità elettrica dovrebbe continuare a guadagnare terreno. I clienti interessati devono prestare però attenzione ad una serie di dettagli quando comprano un'auto di questo tipo.

Scordatevi l'odore di benzina e diesel, così come le fastidiose vibrazioni. I vantaggi dell'auto elettrica vanno al di là del rispetto dell'ambiente legato all'assenza di emissioni.

Quest'anno, entrano sul mercato nuovi modelli di diverse fasce di prezzo e categorie. Tuttavia, prima di mettersi alla ricerca di un'auto elettrica, occorre prendere in considerazione alcuni elementi.

I clienti che vogliono acquistare una vettura elettrica devono prima di tutto chiedersi in che modo potranno ricaricarla: «Il modo d'uso non è lo stesso rispetto ai modelli a motore a scoppio», dichiara Stefan Heimlich, presidente dell'Auto Club Europa (ACE), un'associazione tedesca.

Poche ricariche in pubblico?

I veicoli elettrici vengono di solito ricaricati a casa del proprietario. In Svizzera, soltanto il 20% circa delle ricariche avviene in luoghi pubblici, scrive il Touring Club Svizzero (TCS) sul proprio sito internet.

Secondo il TCS, attualmente esistono in Svizzera più di 3600 stazioni di ricarica in luoghi pubblici, di potenza compresa tra 3,7 kW (ricarica lenta) e 150 kW (veloce). «La regola di base è la seguente: più un'auto elettrica deve essere ricaricata rapidamente, più i costi sono elevati», precisa il TCS.

Un sito dell'Ufficio federale dell'energia offre una mappa delle stazioni pubbliche (con il tipo di connessione e la capacità massima) e indica se sono attualmente disponibili.

Quale velocità per una ricarica completa?

Gli esperti raccomandano di esaminare attentamente i dati tecnici dei veicoli elettrici e di valutarli in modo critico. Al di là della potenza e delle dimensioni della batteria, anche la velocità di ricarica interviene nella scelta del veicolo elettrico. Ma a contare è anche la modalità di ricarica, a corrente alternata o continua e soprattutto monofase o trifase.

Secondo la marca e il modello, il caricatore del veicolo elettrico potrebbe non trasferire energia dalla presa alla vettura in modo abbastanza rapido, il che allunga i tempi di ricarica. Nell'auto, la corrente alternata della rete viene convertita in corrente continua per essere stoccata nella batteria. Se il caricatore è debole, la capacità di ricarica non può essere sfruttata appieno.

Una vettura elettrica dotata di almeno un caricatore trifase è preferibile, ma implica un supplemento per determinati veicoli. Nelle stazioni di ricarica rapida sui grandi assi stradali, la corrente continua circola direttamente e il caricatore non impone limitazioni.

Di quale autonomia ho davvero bisogno?

La questione dell'autonomia desiderata per le auto elettriche è un elemento che può generare dubbi. Chiunque rifletta bene sul numero di chilometri realmente percorsi al giorno in auto se ne renderà conto: si tratta del tragitto per andare e tornare dal lavoro o per fare la spesa. L'«ansia da autonomia» è spesso infondata, secondo gli esperti. I chilometri percorsi durante la giornata possono essere agevolmente «recuperati» di notte.

Anche se le piccole utilitarie hanno di solito una batteria più piccola e quindi una minore autonomia, le vetture di tale categoria hanno ragion d'essere.

Modelli affidabili e di buona qualità sono disponibili a partire da 22'000 franchi (Citroën C-Zero, Mitsubishi i-MiEV). La Seat Mii electric, la Škoda Citigo e iV, o ancora la VW e-Up offrono un'autonomia reale di circa 200 chilometri. Una batteria di grandi dimensioni garantisce di certo valori più alti, ma occorre anche più tempo per ricaricarla. 

Beninteso, i clienti interessati devono anche chiedersi con quale frequenza percorrano grandi distanze e se intendano recarsi in vacanza in auto. In questo caso, è bene verificare le possibilità di ricarica sul percorso prima di partire.

Costi di gestione meno alti per le auto elettriche

Con un'auto elettrica, i costi di gestione sono ridotti fino al 60%, dal momento che la manutenzione è nettamente meno pesante e il costo dell'elettricità è inferiore a quello di benzina e diesel.

Inoltre, esistono in Svizzera alcune sovvenzioni, il cui importo varia in funzione del cantone e del comune. L'associazione Swiss eMobility fornisce una mappa sul suo sito web.

Criteri importanti: una tecnologia abbordabile e una vasta rete di distributori

Jens Dralle, capo del servizio Test e tecnologia della rivista tedesca «Auto Motor und Sport», ritiene che i nuovi modelli VW ID3 e Opel Corsa-e, disponibili in Svizzera, cambieranno il mercato. «Sono due modelli popolari di costruttori che dispongono di una vasta rete di distributori. A ciò si aggiungono la moltitudine di versioni e i prezzi accettabili». 

Secondo l'esperto, ciò farà avanzare il mercato dell'elettrico. In effetti - spiega - oltre ai dettagli tecnici e alla compatibilità di un veicolo con l'uso che si desidera farne, una tecnologia abbordabile e la presenza di un distributore adeguato nelle vicinanze costituiscono criteri di acquisto importanti.

Parallelamente ai nuovi modelli, altri costruttori accelerano la produzione di auto già in vendita: così, per la prima volta, i clienti disporranno quest'anno di un'offerta più ampia, aggiunge. Jens Dralle considera ad esempio le utilitarie elettriche particolarmente interessanti: «Esse portano la mobilità elettrica nei luoghi in cui essa ha più senso: le aree urbane». 

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