La polizia lo ha fermato e riportato nel carcere di Copenaghen nel quale sta scontando l'ergastolo. Il macabro giallo del sommergibile aveva scioccato la Danimarca tre anni fa.
Wall, 30 anni, sparì durante una gita sul sottomarino insieme a Madsen e il suo cadavere riaffiorò in mare senza testa diverso tempo dopo. Il processo è durato un anno anche perchè Madsen, 49 anni, ha cambiato versione varie volte.
Un caso misterioso: la giornalista Kim Wall uccisa a bordo di un sottomarino
L'«UC 3 Nautilus» è immobilizzato al porto di Copenaghen: il 10 agosto 2017, la giornalista Kim Wall è salita a bordo del sommergibile per un piccolo giro nella baia di Køge, al largo della capitale danese, in compagnia dell'inventore Peter Madsen.
Immagine: Keystone
L'ingegnere e inventore Peter Madsen, celebre costruttore di scafi e di sottomarini, è sospettato di aver assassinato la giornalista svedese Kim Wall.
Immagine: Keystone
Le parti del corpo della professionista trentenne sono state ritrovate progressivamente nelle acque della baia. Dapprima il tronco, poi la testa e alla fine le gambe. Sezionata, era stata infilata in dei sacchi di plastica con l'aiuto di alcuni oggetti metallici.
Immagine: Keystone
Questa fotografia mostra Kim Wall a bordo del «Nautilus», al porto di Copenaghen. Si tratta probabilmente dell'ultima immagine che la ritrae viva.
Immagine: Keystone
La localizzazione del luogo del delitto.
Immagine: Keystone
Operazioni di ricerca per ritrovare i resti di Kim Wall: per Peter Madsen, la morte della ragazza è dovuta ad un incidente. Secondo la sua versione dei fatti, Kim voleva prendere una boccata d'aria dopo l'immersione e per questo sarebbe salita sul ponte. Volendosi aggrappare al boccaporto, che pesa 70 chilogrammi, per lasciar passare la donna, avrebbe mollato la presa e la pesante porta sarebbe piombata sulla testa della giornalista.
Immagine: Keystone
Ha anche affermato di non aver fatto a pezzi il corpo, ma di averlo gettato con gli indumenti e integro. Nella foto: poliziotti alla ricerca di indizi nell'acqua.
Immagine: Keystone
La polizia ritiene non credibile la versione di Peter Madsen: «Il cranio della ragazza non presenta alcun segno di frattura», ha affermato un portavoce delle forze dell'ordine. Nella foto: poliziotti alla ricerca di indizi nell'acqua.
Gli inquirenti hanno ormai potuto stabilire che Peter Madsen e Kim Wall hanno trascorso quattro ore sott'acqua. Ciò che è accaduto in questo periodo di tempo resta un mistero. Nella foto: sommozzatori militari nella baia di Køge.
Immagine: Keystone
Immagine: Keystone
Una volta tirata in secca l'imbarcazione, dei tecnici equipaggiati con indumenti protettivi e maschere anti-gas hanno perquisito l'interno.
Immagine: Keystone
Nel sottomarino sono state rinvenute tracce di sangue della giornalista.
Immagine: Keystone
In Danimarca, nel mondo della tecnica e dell'imprenditoria, Peter Madsen gode di una certa reputazione. Prima del Nautilus, aveva già partecipato alla costruzione di due sottomarini più piccoli. Ha concepito anche degli scafi, il che gli è valso il soprannome di «Madsen lo scafo», attribuitogli dai media danesi.
Immagine: Keystone
Il sottomarino «UC 3 Nautilus» è stato ripescato nella baia di Køge, a sud della capitale danese, e rimorchiato verso il porto.
Immagine: Keystone
Si trovava a sette metri di profondità.
Immagine: Keystone
Ma chi è veramente Peter Madsen? È ciò che tutti si chiedono in Danimarca e in Svezia, Paesi nei quali l'inventore ha soggiornato di frequente. Un serial killer si nascondeva dietro la maschera da ingegnere eccentrico ma inoffensivo? Per precauzione, numerosi Paesi hanno messo a confronto il DNA dell'uomo con quelli ritrovati sui luoghi di delitti irrisolti.
Immagine: Keystone
Un caso misterioso: la giornalista Kim Wall uccisa a bordo di un sottomarino
L'«UC 3 Nautilus» è immobilizzato al porto di Copenaghen: il 10 agosto 2017, la giornalista Kim Wall è salita a bordo del sommergibile per un piccolo giro nella baia di Køge, al largo della capitale danese, in compagnia dell'inventore Peter Madsen.
Immagine: Keystone
L'ingegnere e inventore Peter Madsen, celebre costruttore di scafi e di sottomarini, è sospettato di aver assassinato la giornalista svedese Kim Wall.
Immagine: Keystone
Le parti del corpo della professionista trentenne sono state ritrovate progressivamente nelle acque della baia. Dapprima il tronco, poi la testa e alla fine le gambe. Sezionata, era stata infilata in dei sacchi di plastica con l'aiuto di alcuni oggetti metallici.
Immagine: Keystone
Questa fotografia mostra Kim Wall a bordo del «Nautilus», al porto di Copenaghen. Si tratta probabilmente dell'ultima immagine che la ritrae viva.
Immagine: Keystone
La localizzazione del luogo del delitto.
Immagine: Keystone
Operazioni di ricerca per ritrovare i resti di Kim Wall: per Peter Madsen, la morte della ragazza è dovuta ad un incidente. Secondo la sua versione dei fatti, Kim voleva prendere una boccata d'aria dopo l'immersione e per questo sarebbe salita sul ponte. Volendosi aggrappare al boccaporto, che pesa 70 chilogrammi, per lasciar passare la donna, avrebbe mollato la presa e la pesante porta sarebbe piombata sulla testa della giornalista.
Immagine: Keystone
Ha anche affermato di non aver fatto a pezzi il corpo, ma di averlo gettato con gli indumenti e integro. Nella foto: poliziotti alla ricerca di indizi nell'acqua.
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La polizia ritiene non credibile la versione di Peter Madsen: «Il cranio della ragazza non presenta alcun segno di frattura», ha affermato un portavoce delle forze dell'ordine. Nella foto: poliziotti alla ricerca di indizi nell'acqua.
Gli inquirenti hanno ormai potuto stabilire che Peter Madsen e Kim Wall hanno trascorso quattro ore sott'acqua. Ciò che è accaduto in questo periodo di tempo resta un mistero. Nella foto: sommozzatori militari nella baia di Køge.
Immagine: Keystone
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Una volta tirata in secca l'imbarcazione, dei tecnici equipaggiati con indumenti protettivi e maschere anti-gas hanno perquisito l'interno.
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Nel sottomarino sono state rinvenute tracce di sangue della giornalista.
Immagine: Keystone
In Danimarca, nel mondo della tecnica e dell'imprenditoria, Peter Madsen gode di una certa reputazione. Prima del Nautilus, aveva già partecipato alla costruzione di due sottomarini più piccoli. Ha concepito anche degli scafi, il che gli è valso il soprannome di «Madsen lo scafo», attribuitogli dai media danesi.
Immagine: Keystone
Il sottomarino «UC 3 Nautilus» è stato ripescato nella baia di Køge, a sud della capitale danese, e rimorchiato verso il porto.
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Si trovava a sette metri di profondità.
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Ma chi è veramente Peter Madsen? È ciò che tutti si chiedono in Danimarca e in Svezia, Paesi nei quali l'inventore ha soggiornato di frequente. Un serial killer si nascondeva dietro la maschera da ingegnere eccentrico ma inoffensivo? Per precauzione, numerosi Paesi hanno messo a confronto il DNA dell'uomo con quelli ritrovati sui luoghi di delitti irrisolti.