Pandemia «Diritti fondamentali in pericolo con le misure anti-Covid»

hm, ats

11.11.2021 - 18:00

Anche presso il Bundesverfassungsgericht compito di Hans-Jürgen Papier era fra l'altro quello di difendere i diritti fondamentali.
Anche presso il Bundesverfassungsgericht compito di Hans-Jürgen Papier era fra l'altro quello di difendere i diritti fondamentali.
Keystone

Sulla scia delle misure statali anti-pandemia i diritti fondamentali sono minacciati: a dirlo è Hans-Jürgen Papier, giurista che è stato a lungo presidente del Bundesverfassungsgericht (BVerfG), la corte costituzionale tedesca, massimo organo giudiziario del paese.

Keystone-SDA, hm, ats

«Non voglio diffondere allarmismo, ma non posso negare che vi sono certi sviluppi indesiderati: lo stato di diritto, compresi soprattutto i diritti fondamentali, rischia in parte di erodersi», afferma Papier in un'intervista pubblicata oggi dal settimanale zurighese Weltwoche.

«Durante la pandemia le nostre libertà civili sono state o sono ancora in parte gravate da misure restrittive sproporzionate», argomenta il 77enne cresciuto a Berlino Ovest. «È un tema che va affrontato. Spero che questo ci aiuti a non agire in modo così irrazionale in future situazioni di crisi».

«I diritti fondamentali, vale a dire i diritti di difesa dei cittadini nei confronti dello stato, sono particolarmente in pericolo in tempi di pandemia», prosegue il professore di diritto, che al tema ha dedicato anche un libro, «Freiheit in Gefahr» (Libertà in pericolo). «Due anni or sono mai ci saremmo potuti immaginare interventi statali di tale portata».

«Il problema va oltre la pandemia»

Secondo il giurista, che dice di essere particolarmente sensibile al tema della libertà proprio perché ha vissuto vicino alla DDR, il problema va oltre la pandemia e non si esaurisce con la reazione al Covid. «La mia impressione è che lo stato si stia trasformando non in una dittatura, questo sarebbe assurdo, ma in un benevolo stato assistenziale, a volte con caratteristiche quasi autoritarie, che vede i suoi cittadini come sudditi».

A suo avviso interessante è il fatto che a molti cittadini questo non sembra dispiacere: lo stato che pensa a tutto appare soddisfare molti. Anche perché la tendenza che vede l'essere umano preferire la sicurezza alla libertà esiste da tempo. «Questo era già evidente con la minaccia terroristica: questa tensione ha caratterizzato il mio periodo in carica a Karlsruhe», sede del Bundesverfassungsgericht che Papier ha presieduto dal 2002 al 2010.

«Non tutto ciò che ha senso per ragioni di sicurezza è anche ammissibile secondo i diritti fondamentali: in uno stato di diritto, il buon proposito di proteggere la salute e la sicurezza non legittima ogni violazione delle libertà civili», afferma l'ex giudice affiliato alla CSU, l'Unione cristiano sociale bavarese.

«Durante la pandemia il mondo politico ha visto le cose in modo in parte diverso: quando si tratta di salute e sicurezza, più o meno tutti i mezzi sono apparsi giustificati. Questo non è ammissibile in uno stato di diritto», conclude Papier.