Operazione illegale Doganieri svizzeri in borghese in Austria

ATS

10.9.2019 - 14:05

Doganieri svizzeri in borghese hanno spiato in Austria acquirenti di semi e piantine di cannabis. L'operazione è stata interrotta perché priva di basi legali (foto simbolica).
Doganieri svizzeri in borghese hanno spiato in Austria acquirenti di semi e piantine di cannabis. L'operazione è stata interrotta perché priva di basi legali (foto simbolica).
Source: KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA BELLA

Doganieri svizzeri in borghese si sono recati a più riprese in Austria per spiare acquirenti di semi e piantine di cannabis. L'operazione è stata interrotta a causa dei dubbi sorti sulla sua legalità.

L'operazione era denominata «Knobli» («aglio» in italiano) e mirava a combattere l'importazione illegale di stupefacenti in Svizzera, ha confermato l'Amministrazione federale delle dogane (AFD) a proposito di un articolo pubblicato martedì dal «Blick».

Importazione illegale

Stando all'articolo, alcuni prodotti della cannabis – in particolare i semi e le talee di cloni con un'alta concentrazione del principio attivo THC – possono essere acquistati legalmente in Austria.

Importare questi prodotti in Svizzera rappresenta però una violazione alla legge sugli stupefacenti, scrive l'AFD in una presa di posizione. Gli interventi di doganieri svizzeri in borghese su territorio austriaco hanno avuto luogo il 10 febbraio e il 14 aprile del 2018 e il 9 e 22 marzo di quest'anno.

Interventi non contemplati dalle normative vigenti

Il problema è che simili interventi non sono contemplati dalle normative vigenti, in particolare dall'accordo di collaborazione fra le forze dell'ordine di Svizzera, Austria e del Principato del Liechtenstein. Secondo quanto scrive il «Blick», l'operazione è stata interrotta dopo che un poliziotto svizzero è stato fermato al confine con dei semi di canapa ed ha contestato l'operato dei doganieri.

L'AFD precisa da parte sua che le osservazioni fatte sul territorio austriaco hanno reso possibile dei controlli mirati. Queste operazioni sono però state interrotte a causa dei dubbi sulla loro legalità. L'Amministrazione federale delle dogane sottolinea peraltro che intende fare luce sulla vicenda e ascolterà a questo proposito i responsabili dell'operazione.

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