Dopo la «leonessa» a Berlino Ecco alcune spettacolari fughe di animali avvenute in Svizzera

ATS / red

22.7.2023

Gli animali che si danno alla fuga hanno di recente tenuto il pubblico col fiato sospeso in diverse occasioni. E già in passato, grandi e piccoli fuggitivi del mondo animale hanno fatto trepidare la Svizzera: ecco una retrospettiva su alcune delle evasioni più spettacolari.

ATS / red

22.7.2023

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Una leonessa si sarebbe data alla fuga a Berlino. La polizia di Brandeburgo ha in parte smentito la notizia: forse si tratta di un cinghiale.
  • Un lemure è scappato dallo zoo di Basilea, ma è stato rapidamente catturato.
  • In passato in Svizzera diversi animali selvatici sono fuggiti in modo spettacolare.
  • L'evasione non è finita bene per tutti: alcuni elefanti sono stati fermati con dei cannoni e poi mangiati.

La ricerca di una leonessa in libertà tiene con il fiato sospeso tutti gli abitanti della zona a sud-ovest di Berlino. Il presunto animale in fuga non è ancora stato catturato, ma la polizia di Brandeburgo ha in parte smentito la notizia: forse si tratta di un cinghiale.

Mentre a Basilea la fuga dallo zoo cittadino, avvenuta giovedî sera, è stata molto breve: il lemure evaso è stato rapidamente riacciuffato dai dipendenti dello Zolli (l'affettuoso nomignolo della struttura, ndr).

Le autorità della città sul Reno hanno inizialmente informato della fuga del lemure tramite l'applicazione AlertSwiss, attraverso la quale si avvisava la popolazione che non avrebbe comunque dovuto prendere particolari precauzioni, dal momento che non c'era alcun pericolo.

Il dispiegamento delle forze dell'ordine basilesi si è differenziato notevolmente da quello dei colleghi a sud della capitale tedesca. Tuttavia, gli animali in fuga sono sempre stati un argomento di conversazione anche in Svizzera: una volta degli elefanti sono stati persino colpiti con dei cannoni. Ma andiamo con ordine:

Un fenicottero antisociale

Nel 2018 un giovane fenicottero è fuggito dal parco faunistico Dählholzli a Berna e poi ha attraversato il centro della città. Faceva parte di un gruppo di giovani uccelli giunti da Basilea a Berna l'anno prima. A quel tempo, i nuovi arrivati non erano ancora così integrati con i loro compagni animali che già vivevano nello zoo.

Un pellicano cercava il suo habitat a Marzilibad

Nel 2015, i visitatori del Marzilibad di Berna sono rimasti stupiti quando hanno visto improvvisamente un pellicano che si aggirava tra i teli da bagno, i lettini e gli ombrelloni. Anche questo evaso con le piume era fuggito dallo zoo Dählholzli. Prima di venire catturato, si è concesso una nuotata nell'Aare.

Un'elefantessa in strada per l'aperitivo

Sabu, un'elefantessa, è fuggita a Zurigo nel 2010. Dopo aver lasciato il suo recinto presso il Circo Knie, è andata a fare un bagno nel lago. Quando i guardiani hanno cercato di fermarla, è scappata e si è diretta verso il centro della città. Lì ha seguito il percorso che conosceva bene fino al luogo in cui si svolge l'aperitivo annuale del circo con gli elefanti.

La polizia ha tenuto apposta la strada libera per l'inusuale visitatrice. Dopo un'ora buona, i guardiani sono riusciti a catturare l'animale, che era ormai un po' confuso. Nessuno è rimasto ferito e l'elefantessa non ha causato danni materiali.

Il recinto elettrico non ferma la capra del Bezoar

Nel 2008 un caprone del Bezoar è fuggito dallo zoo Dählholzi di Berna e si è incamminato lungo l'Aare. Dopo l'evasione, è stato avvistato in brevissimo tempo in diversi punti, da Thunplatz attraverso lo Schwachenmätteli, fino alla piscina Marzili, dove è stato catturato.

Come annunciato dallo zoo, il caprone è riuscito a superare la recinzione alta due metri del suo nuovo recinto, che era protetto con un filo elettrico.

La fossa dei serpenti di Neuenstadt

Il veleno scorreva a fiumi a Neuenstadt am Bielersee nel 2006: alcuni serpenti velenosi, come vipere, cobra e serpenti a sonagli sono infatti riusciti a fuggire da un appartamento. Alcuni degli animali non sono mai stati ritrovati.

I castori con l'acqua alta

Nel 2005, tre nutrie del parco faunistico Dählholzli di Berna hanno approfittato di un'alluvione e sono fuggite. Una delle evase è stata catturata sul terreno dell'ambasciata statunitense, ma delle sue due compagne non è rimasta alcuna traccia.

Un boa constrictor su un mezzo pubblico

Nel 2002, un boa constrictor si è fatto strada attraverso un filobus nella città di Berna. Il suo proprietario non si era accorto che l'animale era riuscito ad uscire dalla borsa di tela in cui veniva trasportato.

La coppia di castori cerca l'amore libero

Nel 1999 un'altra coppia di castori è fuggita dal parco faunistico Dählholzli a Berna. Si sono stabiliti quindi nell'Aare tra Münsingen e il lago Wohlen, dove hanno creato una loro propria famiglia.

Una wallaby che vuole fare shopping

Nello stesso anno, la wallaby Susi (un marsupiale, ndt) è saltata verso la libertà a Emmen nel Canton Lucerna: l'allora ragazzina wallaby di due anni e mezzo è uscita dal suo recinto alto due metri durante la notte, per andare a guardare le vetrine di un centro commerciale e saltare lungo la Reuss. La fine della fuga è avvenuta in un terreno campestre: Susi è stata catturata con una rete.

Una mandria di bisonti trova una breccia

Nel 1996, 25 bisonti del Giura vodese hanno goduto di una breve libertà in una foresta vicino a Risoux, sopra il villaggio di Charbonnières. Gli enormi animali sono scappati attraverso una breccia nel recinto del loro pascolo a Mont-d'Orzeires, sempre nel Canton Vaud, durante la notte. Si sono poi lasciati acciuffare convinti attraverso il loro piatto preferito, il pane bianco.

Uno scorpione in un pub tour

Nel 1995, in un ristorante di Berna-Bethlehem, un fuggiasco col pungiglione ha fatto scalpore: uno scorpione è scappato mentre il suo proprietario lo voleva mostrare a un dipendente. Gli agenti di polizia presenti non sono stati in grado di localizzare l'animaletto velenoso, quindi è stato necessario chiedere consiglio a un rivenditore esperto di questi animali, che a suggerito di distribuire nel presunto nascondiglio un insetticida.

Ci sono volute altre tre ore prima che lo scorpione strisciasse fuori, mezzo stordito, e fosse catturato dall'oste.

A caccia di elefanti con i cannoni

Nel 1866 a Murten si sono verificati fatti molto strani: un elefante di un circo itinerante statunitense ha ucciso il suo custode e poi è corso per la città. Poiché non era possibile addomesticare l'animale, il proprietario del circo decise di farlo uccidere.

L'elefante è stato colpito da un cannone procurato da Friburgo. Lo scheletro si trova al Museo di storia naturale di Berna, come scrive il Canton Friborgo sul suo sito web.

L'arsenico non ha ucciso l'elefante

Uccidere elefanti con i cannoni non era così raro, nel XIX secolo, come si potrebbe pensare. Nel 1820, un elefante si è scatenato anche a Ginevra, lanciando persino palle di cannone. L'animale doveva venire ucciso con l'arsenico, tra le altre cose, ma il veleno non ha avuto effetto. Ecco perché l'elefante è stato colpito da un cannone, secondo il sito web di Ginevra.

Sia a Ginevra che a Murten, si dice che la carne di elefante sia stata mangiata dalla popolazione.