Isola di CominoEco-attivisti sgomberano gli abusivi dalla Blue Lagoon
SDA
11.6.2022 - 15:30
Attivisti del Moviment Graffitti, ONG maltese impegnata nella difesa dei diritti umani e dell'ambiente, stamani hanno occupato l'isolotto di Comino.
Keystone-SDA
11.06.2022, 15:30
11.06.2022, 16:03
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Si è trattato di un'azione di protesta organizzata per liberare la Blue Lagoon, uno dei siti naturali più belli del mondo, dagli ombrelloni e dai lettini affittati da abusivi a centinaia di turisti su terreno demaniale e teoricamente protetto. Non ci sono stati tafferugli, mentre gli attivisti rimuovevano fisicamente lettini, sdraio e ombrelloni già preparati per l'arrivo dei turisti di giornata al grido di «la spiaggia è di tutti».
L'idilliaca Blue Lagoon da anni è la meta di decine di barconi che vi scaricano migliaia di turisti (mentre lo specchio d'acqua turchese è affollato come un parcheggio di yacht e barchette a noleggio), con i quali baristi e bagnini abusivi fanno affari.
La settimana scorsa il movimento aveva chiesto l'intervento del governo con una lettera aperta indirizzata ai ministri del Turismo Clayton Bartolo, dell'ambiente Miriam Dalli, dei lavori pubblici Stefan Zrinzo Azzopardi e dell'economia Silvio Schembri.
Nella lettera il Moviment Graffitti sottolineava «il disastro ecologico che si sta perpetrando a Comino, una ripetizione dei disastri degli anni scorsi, soprattutto in estate: un rovinoso stato delle cose che ha distrutto il fragile, unico e prezioso stato naturale del sito protetto da Natura2000».
«Abbiamo aspettato che le autorità riconoscessero che questa baia appartiene a tutti. Nulla è successo e dopo tanta inazione è arrivato il momento di farci carico noi della situazione e goderci la baia come è nostro diritto» ha dichiarato Andre Callus, uno dei responsabili del movimento, secondo quanto riportato dal Times od Malta. «Non è accettabile che il governo continui a giocare con le parole e non faccia mai nulla» ha aggiunto osservando che le autorità «permettono che la Blue Lagoon venga distrutta per interessi commerciali».