Nuove tecnologieFacebook annuncia: «Non useremo più il riconoscimento facciale»
SDA
2.11.2021 - 18:38
Facebook non userà più il riconoscimento facciale per le foto e i video sulla sua piattaforma. Lo afferma Meta in una nota sottolineando di dover valutare i benefici e le crescenti preoccupazioni sulla tecnologia.
Keystone-SDA
02.11.2021, 18:38
02.11.2021, 18:56
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«Nelle prossime settimane chiuderemo il sistema Face Recognition su Facebook», si legge in una nota.
«Continuiamo a ritenere la tecnologia del riconoscimento facciale uno strumento», ma ci sono anche «crescenti preoccupazioni sull'uso» e le autorità, spiega la società di Zuckerberg, non hanno ancora offerto regole chiare. Di fronte a questa incertezza «riteniamo che limitare l'uso del riconoscimento facciale sia appropriato».
Nell'annunciare lo stop all'uso del riconoscimento facciale, Facebook si impegna a cancellare le «faceprint» accumulate finora di più di un miliardo di persone. «Più di un terzo degli utenti attivi giornalieri ha optato per il nostro riconoscimento facciale e ora la sua rimozione risulterà nella cancellazione di più di un miliardo» di faceprint», afferma la società.
La tecnologia ha creato non pochi problemi a Facebook e non solo visto che se ne può fare un cattivo uso. In Cina, ad esempio, sarebbe stata usata per controllare gli uiguri. Negli Stati Uniti invece per aiutare la polizia, alimentando i timori di arresti per errore.
Un grattacapo non indifferente
Facebook ha usato la tecnologia solo suo sito, ma anche così è stata un grattacapo non indifferente. Quando la Federal Trade Commission le ha comminato una sanzione da 5 miliardi di dollari nel 2019, uno dei motivi era proprio il riconoscimento facciale.
Lo scorso anno Facebook ha patteggiato una class action in Illinois, impegnandosi a pagare 650 milioni di dollari per la disputa con cui era accusata di aver violato la legge dello stato che richiede l'autorizzazione dei residenti per l'uso delle informazioni biometriche.
L'annuncio sulla tecnologia per il riconoscimento facciale arriva mentre Facebook è alle prese con lo scandalo dei Facebook Papers e delle rivelazioni della talpa Frances Hughes.