Social Facebook, arrivano le spiegazioni ufficiali del blackout

SDA

6.10.2021 - 10:33

Facebook, WhatsApp e Instagram bloccati da un guasto
Facebook, WhatsApp e Instagram bloccati da un guasto
Keystone

Un guasto al sistema informatico che gestisce la 'spina dorsale' di Facebook. Questa sarebbe la causa del blackout che ha messo fuori uso, per oltre 7 ore, il social network e tutti i servizi ad esso connessi, compresi Instagram e WhatsApp.

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Lo spiega, in un post sul blog ufficiale degli ingegneri di Facebook, Santosh Janardhan, vice presidente del gruppo. «Il traffico dati tra tutte le strutture informatiche di Facebook è gestito da router, che determinano dove indirizzare i dati in entrata e in uscita.

Nell'ampio lavoro quotidiano di manutenzione, i nostri ingegneri hanno spesso bisogno di mettere offline parte della dorsale, ad esempio quando riparano una linea in fibra, devono aggiungere capacità di banda o aggiornare il software dei router».

Disconnessioni a catena

Durante una delle attività di gestione, è stato emesso un comando per valutare la tenuta della 'spina dorsale' del colosso. Un errore nel sistema, un bug, ha impedito di ripristinare immediatamente i data center di Facebook a livello globale, lasciandoli offline.

Come sottolinea Santosh Janardhan, la prima disconnessione ne ha create altre a catena, il che ha reso la situazione particolarmente critica.

Saranno rafforzati i test di sicurezza

«Tutto è successo molto velocemente – continua – e mentre i nostri ingegneri lavoravano per capire cosa stava succedendo, hanno dovuto affrontare l'impossibilità di accedere ai data center con i normali mezzi, perché le reti non funzionavano, e l'indisponibilità degli strumenti che usiamo normalmente per indagare i blackout».

Facebook è preparata a scenari critici del genere grazie alle esercitazioni 'tempesta', che simulano un grave guasto del sistema, mettendo offline un servizio, un data center o un'intera regione. «Da qui in poi, il nostro compito è rafforzare i nostri test, esercitazioni e resilienza generale, per assicurarci che eventi come questo accadano il più raramente possibile».