Swissmedic Farmaci illegali, con «Pangea» chiusi 1'300 siti web nel mondo, hacker in azione pure in Svizzera

daoe, ats

31.10.2023 - 16:41

Per combattere in modo coordinato il commercio illegale di medicamenti via Internet, nel quadro dell'annuale operazione «Pangea», che coinvolge oltre alla Svizzera un totale di 89 paesi, sono stati chiusi in tutto il mondo 1'300 siti web.

Immagine illustrativa d'archivio. Molti acquisti online non sono sicuri
Immagine illustrativa d'archivio. Molti acquisti online non sono sicuri
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daoe, ats

Nella sola Confederazione sono state controllate 900 spedizioni, 230 delle quali contenevano farmaci falsificati e importati illegalmente.

Dal 3 al 10 ottobre 2023, si è svolta per la 16esima volta l'operazione coordinata dall'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol) contro il commercio illegale di medicamenti online, ha fatto sapere oggi l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic.

In tutto il mondo, sono stati sequestrati complessivamente prodotti illegali e falsificati per un valore di 7 milioni di dollari (6,2 milioni di franchi).

Anche in questa occasione la Svizzera è stata rappresentata dall'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC), dallo stesso Swissmedic e da Swiss Sport Integrity (SSI, fondazione indipendente attiva nella lotta al doping).

Da dove arrivano i prodotti contraffatti?

La merce ordinata online giunta in Svizzera proveniva per la maggior parte dall'India e dall'Europa dell'Est.

Per oltre il 50% delle spedizioni si trattava di stimolanti per l'erezione, mentre un quarto erano psicofarmaci. I narcotici sequestrati sono stati segnalati dalle autorità ai Cantoni, che apriranno i relativi procedimenti penali.

Hackerati siti svizzeri

Nell'operazione di quest'anno è risultato che i distributori illegali fanno un uso improprio sia delle reti sociali sia di siti web legali svizzeri che non hanno alcuna relazione con i medicamenti in questione, come le pagine di club sportivi, piccole e medie imprese (PMI) o gruppi di gioco.

Hackerando siti non coinvolti nel traffico illecito, i fornitori di questi farmaci falsificati inseriscono le proprie pagine. In questo modo, i criminali vogliono dare l'impressione che si tratti di un offerente ufficiale svizzero, spiega Swissmedic.

Durante l'operazione, l'Istituto elvetico ha indagato anche sulle piattaforme di vendita senza sede nella Confederazione, cancellando oltre 200 offerte illegali.

Nell'ambito dell'operazione «Pangea», Swissmedic sta lanciando una campagna con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione e invitarla a non accettare questo genere di offerte.