Omosessualità Figli di coppie dello stesso sesso crescono come i coetanei

ATS

2.11.2017 - 12:16

SYDNEY

Un'esauriente ricerca su scala internazionale mostra che i figli delle coppie dello stesso sesso sono in condizioni positive quanto i loro coetanei di famiglie "standard" a livello emotivo, sociale e educativo.

La ricerca è pubblicata oggi sul Medical Journal of Australia, mentre si avvicina la scadenza del 7 novembre della controversa consultazione postale sulla legalizzazione dei matrimoni dello stesso sesso. I ricercatori citano fra l'altro un'analisi del 2017 di 79 studi, una del 2014 di 40 studi e una del 2013 di 33 altri studi.

"Un rischio accresciuto per la salute dell'intera comunità LGBTIQ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersessuali, queer, ndr), esiste invece a causa dei messaggi omofobici, come quelli della campagna per il No nella consultazione", scrivono gli autori dello studio, intitolato "I bambini sono OK: è la discriminazione non i genitori dello stesso sesso a danneggiare i figli".

E osservano che i dati contraddicono uno dei maggiori argomenti della campagna per il no, secondo cui i bambini hanno bisogno di una madre e di un padre per prosperare, mentre i figli di genitori gay sarebbero trascurati o esposti a rischi. E secondo cui un regime che approvasse i matrimoni dello stesso sesso renderebbe i figli sessualizzati prematuramente a scuola o nella comunità.

"I risultati di questi studi riflettono un ampio consenso nei campi degli studi di famiglia e della psicologia", scrivono i ricercatori dell'Università di Melbourne che hanno avuto la collaborazione di diversi ospedali ed enti di ricerca sull'infanzia. "Sono le modalità familiari, la qualità dei genitori e delle relazioni entro la famiglia, piuttosto che le strutture familiari, a condizionare il benessere e lo sviluppo positivo dei bambini", aggiungono.

Lo studio indica peraltro che i giovani che esprimono diversità di orientamento sessuale o di identità di genere subiscono alti tassi di afflizione psicologica, con maggiori rischi di cattiva salute mentale, di autolesionismo e di suicidio. "Purtroppo questo è largamente dovuto alle molestie, allo stigma e alla discriminazione che gli individui e le comunità LGBTIQ subiscono nella nostra società", scrivono i ricercatori.

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