Gran Bretagna Dopo la Brexit, concessi visti privilegiati per i neolaureati

SDA

30.5.2022 - 18:30

Lavorare a Londra è più facile, se si ha studiato nell'università giusta.
Lavorare a Londra è più facile, se si ha studiato nell'università giusta.
Keystone

Diventa oggi operativo lo schema post Brexit annunciato tre settimane fa dal governo Tory di Boris Johnson per attirare nel Regno Unito – attraverso un regime di visti privilegiato – neolaureati provenienti da università estere considerate di élite a livello mondiale.

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L'iniziativa riguarda peraltro solo una fetta limitati di studenti e giovani professionisti stranieri richiesti dal mercato britannico, nel quadro di uno scenario in cui le facilitazioni accordate a figure specializzate appaiono destinate a moltiplicarsi a più vasto raggio a favore di diversi settori.

Il nuovo schema entrato in vigore oggi e denominato High Potential Individual Visa è riservato in ogni caso a chi abbia conseguito titoli di studio in uno dei primi 50 atenei al mondo riconosciuti come tali da istituzioni anglosassoni che certificano i primati globali di qualità, stando alla lista finale pubblicata oggi dal Daily Telegraph in prima pagina. Lista compilata dalle autorità d'Oltremanica mettendo a confronto i dati di tre note graduatorie (The Times Higher Education World University Rankings, Quacquarelli Symonds World University Rankings e The Academic Ranking of World Universities).

L'elenco, dominato dagli Usa e con alcune presenze asiatiche (4 cinesi, due di Singapore, una giapponese, oltre a una canadese e una australiana), include del resto solo 5 atenei europei in tutto: due svizzeri (i Politecnici di Losanna e Zurigo), uno francese (l'Ecole Normale di Parigi), uno svedese (il Karolinska Institutet di Stoccolma) e uno tedesco (la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera).

L'obiettivo dichiarato dell'High Potential Individual Visa è quello di facilitare l'afflusso di cervelli e talenti stranieri qualificati sull'isola anche dopo la Brexit, in una chiave globale, con un taglio delle formalità burocratiche previste per l'ottenimento di visti standard di soggiorno, di lavoro o di studio. Per accedervi (a pagamento) si deve tuttavia dimostrare di avere l'equivalente di almeno 1500 euro in banca, nonché di poter versare 750 euro circa all'anno per i contributi sanitari.