Nuove frontiere architettoniche «Hudson Yards»: un controverso quartiere di lusso inaugurato a New York

Christina Horsten, dpa

20.3.2019

Appartamenti di lusso, negozi alla moda, scuole, centri culturali, il tutto in un grattacielo avveniristico e caratterizzato dalla più alta piattaforma di osservazione panoramica del mondo occidentale: a New York è stato realizzato un nuovissimo quartiere – ma gli «Hudson Yards» dividono la città.

Come un becco, una piattaforma in vetro appuntita emerge dal 100esimo piano del grattacielo «30 Hudson Yards». A partire dall’anno prossimo, i visitatori potranno contemplare Manhattan da un’altezza di 335 metri – o anche saltare fino in cima al grattacielo, qualche metro più in alto, indossando delle cinture di sicurezza. Alla sua apertura, «The Edge» sarà la più alta terrazza di osservazione panoramica all’aria aperta e accessibile al pubblico di tutto il mondo occidentale, affermano gli addetti ai lavori. Questa piattaforma è già uno dei dettagli architettonici più spettacolari degli Hudson Yards, un nuovissimo quartiere di New York che è stato inaugurato il 15 marzo.

Il quartiere è situato sull’Hudson, sulla riva ovest di Manhattan, vicino all’Empire State Building e alla High Line, una ferrovia sopraelevata riconvertita in parco. Le dimensioni sono faraoniche. Secondo la società di costruzione incaricata dei lavori, si tratta del progetto di costruzione privato più importante e più costoso della storia degli Stati Uniti: una dozzina di nuovi grattacieli di lusso progettati da architetti famosi – alcuni sono già terminati, altri in parte costruiti, altri in parte progettati – ospitano o ospiteranno appartamenti e uffici costosi dove grandi imprese, come la società di investimenti BlackRock o il gigante tedesco informatico SAP hanno già firmato dei contratti di locazione.

Un’opera d’arte accessibile con 2500 gradini

A ciò si aggiungono un hotel di lusso, una scuola, alcuni ristoranti e un gigantesco centro commerciale. I visitatori possono ammirare l’imponente opera e scattare foto, mentre gli abitanti non hanno affatto bisogno di allontanarsi per soddisfare tutti i bisogni della vita quotidiana. Il nuovissimo centro culturale e artistico «The Shed» aprirà i battenti ad aprile. Al centro del complesso di edifici si trovano un parco e «The Vessel», un’opera d’arte accessibile composta da 154 rampe di scale che constano di 2500 gradini, che i visitatori potranno salire. «Sarà uno dei luoghi pubblici più belli di New York, ha dichiarato il sindaco Bill De Blasio. Un luogo che bisognerà assolutamente visitare e percorrere, un sito emblematico.»

Lo spazio è in realtà un bene raro e costoso sull’isola di Manhattan. Ma il progetto degli Hudson Yards è stato reso possibile perché le linee che escono dalla stazione Penn Station sono state ripensate. L’idea è sorta dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, quando il sindaco Mike Bloomberg ha voluto rivitalizzare economicamente il quartiere stravolto di Manhattan. All’epoca è stata selezionata la società immobiliare Related Companies per un miliardo di dollari. Circa 20 anni dopo, il suo proprietario Stephen Ross ha concretizzato la sua visione. Intende stabilirsi prossimamente in un appartamento di lusso in uno dei grattacieli del suo nuovo quartiere.

Sarà «una città nella città»

«Steve è un ottimista infaticabile», ha dichiarato a proposito di Stephen Ross al «New York Magazine» l’ex vice sindaco Dan Doctoroff, che ha preso parte alle negoziazioni. «Si è semplicemente costruito una nuova casa. Ha 78 anni. E ne godrà fino a che potrà.» Il quartiere degli Hudson Yards sarebbe stato progettato seguendo il gusto dei newyorkesi, secondo il maestro dei lavori Stephen Ross. «Quando si vive a New York, si vuole avere tutto a portata di mano.» La sua società presenta gli Hudson Yards come «una città nella città» e «il prossimo quartiere alla moda di New York».

La città di New York si è profusa in sforzi considerevoli perché gli Hudson Yards potessero diventare realtà, in particolare facendo costruire una nuovissima stazione della metropolitana. Secondo il «New York Times», l’impresa di costruzioni ha beneficiato di 6 miliardi di dollari (circa 6 miliardi di franchi) di agevolazioni fiscali.

Tuttavia, numerosi newyorkesi non condividono quest’entusiasmo, giudicando questo nuovo quartiere troppo sterile, troppo poco autentico e soprattutto troppo caro, cosa rilevante in un’epoca in cui New York ha urgentemente bisogno di alloggi abbordabili. Gli Hudson Yards sono «la città della fantasia di un miliardario», ha dichiarato un pungente «New York Magazine». «Abbiamo l’impressione di non essere più a New York.»

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