Scienza Scoperta una tossina vegetale che può sostituire gli antibiotici

tgab

10.4.2023

Gli scienziati hanno fatto un passo avanti nello sviluppo degli antibiotici (immagine illustrativa).
Gli scienziati hanno fatto un passo avanti nello sviluppo degli antibiotici (immagine illustrativa).
IMAGO/Sylvio Dittrich

Sempre più batteri diventano resistenti agli antibiotici. I ricercatori alimentano ora la speranza che la tossina vegetale naturale albicidina possa essere un'alternativa ai farmaci a base fungina.

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Non hai tempo? blue News riassume per te:

  • La resistenza agli antibiotici, causata da un abuso indiscriminato, è una delle maggiori minacce della saluta globale.
  • Gli scienziati hanno scoperto una tossina vegetale, l'albicidina, che potrebbe essere utilizzata per sviluppare una nuova linea di antibiotici.
  • Per via degli elevati costi, ci vorranno però anni prima di poter avere un antibiotico clinicamente efficace prodotto dall'albicidina.

La resistenza agli antibiotici è diventata una delle maggiori minacce alla salute globale e alla sicurezza alimentare, avverte l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

L'abuso indiscriminato di antibiotici porta a batteri sempre più resistenti e, in ultima analisi, a maggiori costi medici, degenze ospedaliere più lunghe e aumento della mortalità.

Secondo il «Guardian», un recente studio ha rivelato che si tratta di un problema che uccide circa 3'500 persone ogni giorno. Secondo quest'ultimo, nel 2019 sono morte nel mondo 1,2 milioni di persone come conseguenza diretta della resistenza agli antibiotici.

Gli scienziati hanno scoperto una tossina vegetale naturale che potrebbe essere utilizzata per combattere efficacemente i batteri in medicina. E offrono la prospettiva di sviluppare una nuova potente linea di antibiotici.

Agenti patogeni come medicinali

Il nuovo antibiotico basato sulla tossina vegetale albicidina attacca i batteri in modo completamente diverso rispetto ai farmaci convenzionali, scrive il gruppo di scienziati britannici, tedeschi e polacchi in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista «Nature Catalysis».

«Non siamo riusciti a indurre resistenza all'albicidina in laboratorio», dice Dmitry Ghilarov al Guardian, il cui gruppo di ricerca ha sede presso il John Innes Center di Norwich. «Riteniamo quindi che sarà molto difficile per i batteri sviluppare resistenza agli antibiotici derivati dall'albicidina».

L'albicidina è prodotta da un germe patogeno chiamato Xanthomonas albilineans che si trova nelle piante. L'agente patogeno innesca una malattia devastante nota come fumaggine delle foglie nella canna da zucchero. Diversi decenni fa è stato stabilito che la tossina vegetale uccide i batteri in modo molto efficace. Blocca un enzima che si trova anche nei batteri.

Gli scienziati sono a una svolta

«Il problema era che all'epoca non sapevamo esattamente come l'albicidina attaccasse i batteri, quindi non potevamo usarla come base per nuovi antibiotici», spiega Ghilarov. «Il suo utilizzo avrebbe potuto causare ogni sorta di complicazioni nel corpo umano».

In collaborazione con scienziati dell'Università Tecnica di Berlino in Germania e dell'Università Jagellonica di Cracovia, è stato ora possibile decifrare come funziona la tossina vegetale naturale.

«Ora possiamo creare modifiche dell'albicidina per migliorarne la potenza e le proprietà farmacologiche», ha detto Ghilarov al «Guardian». «Riteniamo che questo sia un potenziale antibiotico tra i più entusiasmanti degli ultimi anni».

Non si guadagna con gli antibiotici

Un problema è che le aziende farmaceutiche semplicemente non stanno facendo abbastanza ricerca e sviluppo per nuovi antibiotici, avverte nell'articolo il professor Tony Maxwell, che lavora anche al John Innes Center. «In passato, nuovi composti venivano costantemente immessi sul mercato, ma non è più così».

Sempre meno grandi aziende farmaceutiche stanno lavorando sugli antibiotici e quindi le autorità farmaceutiche occidentali ne approvano sempre meno. Il motivo è che con gli antibiotici non si guadagnano più soldi.

D'altra parte, per curare un'infezione batterica non c'è niente di meglio di un antibiotico. Ghilarov aggiunge che il governo deve quindi intervenire, come ha fatto con lo sviluppo del vaccino.

Potrebbero essere necessari però anni per creare versioni clinicamente efficaci dell'albicidina, ma tutto indica che un giorno avremo una nuova arma antibiotica contro i batteri.