«È colpa della nebbia» Lunedì nero nel Nord Italia: scontri a catena tra A21 e A22, tre morti e oltre 40 feriti

SDA

5.2.2024 - 20:19

Nebbia fitta all'alba con tamponamenti a raffica, tre morti e un inizio di settimana lavorativa caotico sulle autostrade del Norditalia, nel giorno in cui peraltro erano previste diverse proteste del movimento dei trattori.

Grave tamponamento sull'A22 in Italia
Grave tamponamento sull'A22 in Italia
Vigili del fuoco

Sull'A21, nel Bresciano, 11 distinti incidenti si sono contati nel tratto tra Manerbio e Pontevico: due morti, marito e moglie, un ferito grave, una quarantina le persone che hanno avuto bisogno dell'ambulanza.

Sull'A22, tra Reggiolo e Carpi, in Emilia, poco prima delle 8, uno pneumatico esploso e un impatto tra due camion, uno che trasportava animali, ha dato inizio ad una catena di scontri e il blocco della circolazione nelle due direzioni.

Il bilancio?  25 i feriti, di cui due gravi, cento veicoli coinvolti, 34 dei quali con danni rilevanti. Poco dopo un altro incidente anche in A1, tra Reggio Emilia e Modena, ad aumentare i disagi.

Per allentare la pressione e consentire i soccorsi, sull'Autobrennero sono stati chiusi allora per tutta la mattina, per una settantina di chilometri in entrata, tutti gli svincoli da Nogarole Rocca (Verona) a Campogalliano (Modena)

«È colpa della nebbia»

Poco prima delle 13, in un altro scontro tra due tir sempre sull'A22, nel Modenese, quando oramai la nebbia si era diradata, un camionista di 43 anni è morto, un autotrasportatore di origine albanese, residente a Cuneo.

Anche in questo caso è stato chiuso il tratto, l'allacciamento con l'A1 a Modena e il traffico è rimasto congestionato.

«È colpa della nebbia», hanno ripetuto le forze dell'ordine e i soccorritori italiani tra camion, furgoni, bisarche e auto aggrovigliate sull'A21.

Vigili del fuoco, 118 e polizia stradale italiana sono stati impegnati ore per rimuovere i veicoli ed estrarre le persone rimaste intrappolate.

Non è la prima volta che succede sull'autostrada del Brennero

La scarsa visibilità è stata la causa anche dello sciame di tamponamenti in Emilia, dal chilometro 288 al 294 dell'A2, in direzione sud.

L'Autostrada del Brennero già altre volte ha vissuto giornate di nebbia simili, come il 21 febbraio 2019, quando oltre 80 mezzi furono coinvolti in una ventina di scontri e all'epoca il bilancio fu di un morto e 37 persone portate in ospedale, sei in condizioni gravi.

«Anche se la nebbia è meno diffusa spazialmente e meno persistente dal punto di vista temporale, e anche se pochi chilometri più in là non c'è più – sottolinea il previsore meteo e meteorologo, Roberto Vallorani – il rischio, laddove c'è nebbia, sussiste sempre».

«La nebbia non è connessa all'inquinamento»

Questo fenomeno, osserva il meteorologo, «è peraltro un problema prevenibile e viene segnalato, anche in autostrada», nel caso specifico nel bollettino delle previsioni meteo Emilia-Romagna, o da altri enti o servizi meteo specializzati.

Quello che è successo oggi sull'A22 è comunque «assolutamente tipico per il periodo, in cui talvolta le nebbie persistono anche per tutto il giorno».

«La nebbia di oggi e in generale quella che si è formata» nella pianura padana «in questi giorni non è direttamente connessa all'inquinamento», ai pesanti livelli di smog, «è invece piuttosto connessa a quel che sta accadendo a livello meteorologico», spiega Vanes Poluzzi, responsabile del Centro tematico regionale di Qualità dell'aria di Arpae, l'Agenzia regionale per l'ambiente in Emilia-Romagna.

In queste condizioni di visibilità, avverte in ogni caso il portale della sicurezza stradale Asaps, «chi non si sente di affrontare la fatica e i rischi della guida in mezzo alla nebbia deve avere il coraggio di rinunciare al viaggio, attivando le possibili alternative».

SDA