Chiesa cattolica Küssnacht: chiesto il carcere per prete con debiti da gioco

pl, ats

26.11.2021 - 11:13

Il parroco di Küssnacht am Rigi (nella foto d'archivio) si era dimesso dall'incarico nel giugno 2018, dopo oltre vent'anni di servizio, per i debiti accumulati a causa del gioco d'azzardo.
Il parroco di Küssnacht am Rigi (nella foto d'archivio) si era dimesso dall'incarico nel giugno 2018, dopo oltre vent'anni di servizio, per i debiti accumulati a causa del gioco d'azzardo.
Keystone

Tre anni di carcere: è la richiesta di pena contenuta nell'atto d'accusa nei confronti dell'ex parroco cattolico di Küssnacht, nel canton Svitto, accusato di truffa per mestiere per un'ingente somma – si parla di almeno 3 milioni – dissipata al casinò.

Keystone-SDA, pl, ats

L'inchiesta nei confronti del 51enne è stata portata a termine, ha reso noto oggi il Ministero pubblico del canton Lucerna.

Il caso sarà giudicato dal Tribunale penale di Lucerna perché la prima presunta vittima della truffa si è fatta viva in questo cantone, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce. La data del processo non è ancora stata fissata.

L'ex parroco – che ha confessato gli addebiti – è accusato di aver ottenuto prestiti da privati tra il 2009 e il 2018 e di non averli rimborsati. In tutto sono circa 70 le persone che non hanno più visto i loro soldi. Gli inquirenti hanno stimato l'ammontare della truffa in più di 3 milioni di franchi.

Stando all'atto d'accusa, il prete ha anche prelevato denaro dai conti della parrocchia per scopi privati. Ed ha deliberatamente sfruttato la fiducia riposta in lui nella sua posizione di prete.

Il caso era venuto alla luce nel giugno 2018, quando si apprese che il parroco di Küssnacht, ai piedi del Rigi, aveva lasciato dopo venti anni di servizio la sua funzione a causa dei debiti di gioco. Nel 2019 il prete aveva quindi presentato istanza di autofallimento.

Oltre alla pena detentiva, l'accusa chiede anche un trattamento medico specialistico per la dipendenza dal gioco d'azzardo. L'ex parroco dovrà rispondere in tribunale di truffa per mestiere, ripetuta falsità in documenti e ripetuta appropriazione indebita.