Aviazione L'ascesa del bombardiere furtivo di Adolf Hitler

Philipp Dahm

17.2.2020

75 anni fa, l’Horten Ho IX effettuava il suo primo volo. Quest’aereo, all'avanguardia rispetto alla sua epoca, era difficile da reperire sui radar: è per questo che è considerato in qualche modo come il nonno del bombardiere statunitense B-2.

I tre fratelli Horten sono ossessionati dall’aeronautica sin dalla loro più tenera età, nonostante la Germania si sia vista tarpare le ali dopo la Prima Guerra mondiale. I tedeschi non possono più avere un’aviazione, ma la configurazione degli alianti cosiddetti "tutt'ala" si sviluppa ancora meglio.

La Wasserkuppe, montagna dell'Assia, è considerata come la culla di questo sport: è qui che i fratelli Horten fanno la loro prima grande apparizione durante un concorso nel 1933. Wolfram, nato nel 1912, Walter nel 1913 e Reimar, nel 1915, partono da Bonn per la montagna Wasserkuppe. Uno di loro effettua il viaggio a bordo dell’aereo progettato da Reimar e assemblato dai fratelli nel salone dei loro genitori.

Walter Horten con un modello ridotto del 1929.
Walter Horten con un modello ridotto del 1929.
Sammlung Reimar Horten

Tre fratelli per la Luftwaffe

I tre fratelli imparano a volare con l’Horten Ho I: l’aliante di 12,2 metri di apertura viene rimorchiato fino in Assia, dove gli frutta la vittoria di un premio di 600 reichsmark. Poiché i ragazzi non possono ripartire con l'Ho I, il loro primo grande progetto viene demolito sul posto. Dal 1934 al 1935, mettono a punto il suo successore.

Reimar e Walter Horten con il loro primo deltaplano, l’Ho I.
Reimar e Walter Horten con il loro primo deltaplano, l’Ho I.
Sammlung Reimar Horten

Il velivolo Ho II Habicht apporta le nuove conoscenze degli autodidatti, che si arruolano nel 1936 nella Luftwaffe, l'aviazione militare tedesca, fondata l’anno prima. Reimar progetta l’Ho III, di cui vengono costruiti 13 esemplari. Tra il 1937 e il 1938, l’Ho V viene costruito con delle eliche nella parte posteriore. Quando scoppia la guerra, i fratelli Horten devono partire al fronte.

Hanna Reitsch, pioniera dell’aviazione ma anche fervente nazionalsocialista, scopre l’Ho III nel 1937 o 1938.
Hanna Reitsch, pioniera dell’aviazione ma anche fervente nazionalsocialista, scopre l’Ho III nel 1937 o 1938.
Sammlung Reimar Horten

Nel 1940, Wolfram muore in combattimento sopra di Dunkerque, a bordo di un Heinkel He 111. Walter prende parte come pilota di caccia alla battaglia di Inghilterra, dove colleziona da sette a nove tiri vittoriosi al suo attivo, secondo alcune fonti. Quando il suo collega Adolf Galland viene promosso generale della Luftwaffe e inviato a Berlino, Walter lo segue. Sono probabilmente i contatti di quest’ultimo che permettono ai fratelli Horten di continuare a costruire aerei.

«1000-1000-1000»: le esigenze di Hermann Göring

Quando Junkers lancia nel 1943 il primo motore a reazione che può essere prodotto in serie, i fratelli Horten cominciano a progettare l’Ho IX. Quest’ultimo deve rispondere alle esigenze di Hermann Göring, ovvero essere capace di trasportare 1000 kg di bombe a 1000 km di distanza a 1000 km/h.

Reimar Horten come ufficiale della Luftwaffe.
Reimar Horten come ufficiale della Luftwaffe.
Sammlung Reimar Horten

Il comandante capo della Luftwaffe prevedeva un attacco contro gli Stati Uniti. Per costruire tre prototipi dell’aereo, anche chiamato Ho 229 o Go 229, i fratelli ricevono 500’000 reichsmark, che corrispondono oggi a circa 1,9 milione di franchi.

Da sinistra a destra, Walter e Reimar Horten.
Da sinistra a destra, Walter e Reimar Horten.
Sammlung Reimar Horten

Nell’ambito di questo progetto, i fratelli Horten devono superare numerosi ostacoli, perché nel 1944, la Luftwaffe non ha più molto da far valere nel cielo tedesco. Viene fondato il «Sonderkommando IX» e, in un garage vicino a Göttingen, viene costruito un aliante in legno ricoperto da uno strato speciale di  fuliggine e di carbone.

I primi voli vicino al fronte

Il primo modello, il V1, effettua il suo volo inaugurale il primo marzo, ma senza macchine. Il primo prototipo plana ancora. Il 2 febbraio 1945, il V2 decolla con a bordo il pilota di prova Erwin Ziller. Il V3 viene consegnato nella città di Friedrichroda a Gothaer Waggonfabrik, che è incaricato di produrre l’aereo. Viene sequestrato dagli statunitensi il 14 aprile 1945.

Il V2 fa un atterraggio molto difficile durante il suo primo volo con Erwin Ziller e può decollare di nuovo solo due settimane più tardi. Nel corso del volo del 18 febbraio, un reattore si rompe. Erwin Ziller non muore sul colpo, cerca di atterrare e si schianta, perdendo la vita. Dopo la guerra, i fratelli Horten, che hanno già lavorato sull’«Amerikabomber» Ho XVIII, partono per l'Argentina, dove ricominciano a costruire questo tipo di velivoli.

Reimar muore nel 1994, quattro anni prima di suo fratello a Baden-Baden. Una copia dell’Ho IX realizzata da alcuni esperti di National Geographic ha permesso successivamente di provare che l’aereo presentava una segnatura radar inferiore al 20%. Dopo la guerra, l’Ho IX si evolve con la costruzione dell’XB-35 statunitense, dell’YB-49 e infine del bombardiere stealth B-2. In ogni caso, i fratelli Horten erano molto all'avanguardia per la loro epoca.

Il presunto attacco polacco contro una stazione radio tedesca

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