Studio COVID-19: dimostrato il legame tra la mortalità e l'inquinamento

ATS

7.4.2020 - 19:34

Teheran sotto una cappa di smog
Teheran sotto una cappa di smog
Source: KEYSTONE/AP/Ebrahim Noroozi

I pazienti di coronavirus nelle aree ad alto inquinamento prima della pandemia hanno maggiori probabilità di morire a causa dell'infezione rispetto a pazienti che hanno vissuto in aeree più pulite degli Stati Uniti.

È quanto emerge da un'analisi condotta dalla Harvard University T.H. Chan School of Public Health, in base al quale elevati livelli di particelle PM 2.5 sono associate a tassi di moralità più elevati per il coronavirus.

L'inquinamento aumenta la vulnerabilità

«I risultati di questo studio suggeriscono che un'esposizione prolungata all'inquinamento aumenta la vulnerabilità a sperimentare» i risultati peggiori dal coronavirus, affermano gli autori dello studio, secondo quanto riportato dal New York Times.

Lo studio di Harvard è il primo a livello nazionale americano a mostrare un link statistico rivelando un'«ampia sovrapposizione» fra le morti da coronavirus e altre malattie associate all'esposizione di lungo termine alle PM 2.5.

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