RussiaMedia: 007 russi che seguivano Navalny legati a 3 omicidi
SDA
28.1.2021 - 13:08
Un'inchiesta delle testate Bellingcat, The Insider e Der Spiegel sostiene che la presunta unità speciale dell'intelligence russa che avrebbe seguito e forse avvelenato l'oppositore Alexey Navalny con la neurotossina Novichok sia coinvolta in almeno tre omicidi.
Usando i dati dei viaggi degli agenti dell'Fsb, i tre media affermano che siano collegati alle uccisioni dell'attivista e giornalista Timur Kuashev, dell'attivista Ruslan Magomedraghimov e del politico Nikita Isayev.
Timur Kuashev
Kuashev fu trovato morto all'età di 26 anni in un bosco vicino alla sua abitazione in Kabardino-Balkaria, nel Caucaso del Nord, dopo essere scomparso alla fine di luglio del 2014. Prima della morte, aveva denunciato minacce da parte delle forze dell'ordine. L'inchiesta sul decesso è ancora in corso e amici e colleghi mettono in dubbio i risultati dell'autopsia secondo cui sarebbe morto per un attacco cardiaco. Sotto l'ascella, sarebbe stato trovato il segno di una siringa.
Secondo l'inchiesta giornalistica, il presunto agente dell'Fsb Konstantin Kudryavtsev sarebbe arrivato a Nalchik, la città di Kuashev, il 13 luglio del 2014. Nei giorni successivi, sarebbero arrivati in aeroporti della zona anche i presunti agenti Ivan Osipov, Denis Machikin e Roman Matyushin. Tutti e tre sarebbero poi tornati a Mosca il 31 luglio e il primo agosto, il giorno in cui fu trovato il corpo di Kuashev.
Ruslan Magomedraghimov
Magomedraghimov, un attivista del movimento civico Unità, fu trovato morto all'età di 45 anni vicino a Makhachkala, in Daghestan, il 24 marzo del 2015. La causa ufficiale del decesso è soffocamento, ma i suoi familiari sostengono che sul collo ci fossero due punti simili a quelli di un'iniezione.
Secondo The Insider, Osipov volò a Makhachkala due volte nel gennaio del 2015, mentre Kudryavtsev andò lì dall'11 al 16 marzo. Il 20 marzo Osipov volò a Vladikavkaz, a quattro ore di auto da Makhachkala, e tornò a Mosca il 26 marzo. The Insider nota comunque che «la probabilità di una coincidenza non può essere esclusa completamente» visto che Osipov era andato a Makhachkala altre volte.
Nikita Isayev
Isayev, ex capo del movimento Nuova Russia, morì a 41 anni su un treno in viaggio da Tambov a Mosca il 16 novembre del 2019. Poco prima era stato nominato consigliere dello sviluppo regionale dal capo di Russia Giusta Serghei Mironov. La causa ufficiale della morte è un attacco cardiaco, ma il suo corpo è stato cremato prima dei risultati dell'autopsia.
Stando all'indagine, gli agenti dell'Fsb avrebbero seguito Isayev dal dicembre del 2018. I giornalisti però notano che Isayev «era assolutamente fedele al Cremlino come politico» e che quindi non c'è un motivo plausibile per un omicidio da parte dell'Fsb. L'indagine punta sui frequenti viaggi all'estero di Isayev come prova del fatto che potrebbe aver lavorato per i servizi segreti russi all'estero e aver fatto qualcosa che è stato interpretato come un tradimento, ma non ci sono prove di questa teoria, riporta il Moscow Times.