Malattia contagiosaDa gennaio +3'000% casi di morbillo in Europa e Asia centrale
SDA / pab
14.12.2023 - 14:20
Tra gennaio e il 5 dicembre 2023 sono stati confermati 30.601 casi di morbillo in Europa e Asia centrale, rispetto ai 909 del 2022, con un aumento quindi di oltre il 3'000%. A renderlo noto è l'UNICEF , che chiede urgenti misure di salute pubblica per i possibili effetti devastanti.
Keystone-SDA, SDA / pab
14.12.2023, 14:20
14.12.2023, 14:29
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Il tasso più alto è stato rilevato in Kazakistan con 69 casi per 100.000 abitanti, pari a 13.254 casi. Il Kirghizistan è al secondo posto per numero di casi di morbillo, con 58 casi ogni 100.000 abitanti, pari a 3.811 casi.
La Romania, che ha annunciato la scorsa settimana un'epidemia nazionale di morbillo, ha un tasso di 9,6 casi per 100.000 (1.855 casi).
Il morbillo può essere pericoloso
Il morbillo, ricorda l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sul suo sito web, può essere contratto a ogni età e talvolta può causare complicazioni molto gravi.
Due dosi di una vaccinazione contro morbillo, orecchioni/parotite, rosolia proteggono per tutta la vita.
Il morbillo è molto contagioso e temuto soprattutto per le sue complicazioni. Si trasmette attraverso goccioline di saliva, comprese quelle molto piccole (aerosol), tossendo o starnutendo. Gli aerosol infettivi possono restare sospesi nell’aria fino a due ore dopo la loro emissione.
Come si manifesta?
Il morbillo si manifesta in due fasi: la prima inizia da 7 a 18 giorni dopo l'infezione con febbre, spossatezza, dolori addominali, eccessiva sensibilità alla luce, infiammazione delle mucose orali accompagnati sovente da tosse, raffreddore e mal di gola.
La seconda inizia dai 2 ai 4 giorni dopo la comparsa dei sintomi con un nuovo attacco di febbre. I sintomi peggiorano e c'è una marcata eruzione cutanea.
Le principali complicazioni
Senza complicazioni la guarigione è rapida e senza conseguenze. Ma c'è il pericolo di complicazioni quali encefalite (1 caso su 1.000), polmonite (10-60 casi su 1.000) o otite dell'orecchio medio.
Talvolta le complicazioni del morbillo causano la morte. Possono essere soltanto leniti i sintomi della malattia poiché non esiste alcun trattamento specifico contro il virus.
Il morbillo può sopravvenire a qualsiasi età. Prima del vaccino era una malattia diffusa in tutto il mondo e colpiva quasi la totalità delle persone, generalmente durante l’infanzia.
Vaccinazione fondamentale, nessun caso in Svizzera dal 2018
In seguito all'introduzione della vaccinazione, i casi sono sensibilmente diminuiti. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel 2019 nel 42% dei paesi del mondo e in più del 50% dei paesi europei, non si osserva più una circolazione endemica del morbillo.
In Svizzera non si osserva più dal 2018. Significa che in questi paesi si registrano solo raramente dei casi, generalmente importati.
Oggi, nei Paesi industrializzati la relativa mortalità è di 1-3 persone su 10'000 ammalati. Nei Paesi in via di sviluppo può raggiungere dai 300 ai 500 casi su 10'000 o addirittura superarli.
Con l’arrivo della vaccinazione il numero dei decessi globali è fortemente diminuito. Secondo l’OMS, è passato da 1.1 milioni nel 2000 a 61'000 nel 2020. Durante questo periodo il vaccino ha evitato 32 milioni di decessi.
L'UFSP raccomanda la vaccinazione
L’UFSP raccomanda la vaccinazione combinata contro il morbillo, la rosolia e la parotite (vaccino MOR) e dal 2023 preferibilmente in combinazione con quella contro la rosolia, la parotite e la varicella (MMRV), per evitare le complicazioni.
La vaccinazione contro la varicella riduce anche il rischio di contrarre il fuoco di Sant’Antonio (herpes zoster) più tardi nella vita.
Si tratta di una vaccinazione molto sicura e in genere ben tollerata. La maggior parte delle persone rimane protetta per tutta la vita.