SvizzeraOlandese trovato con esplosivi in dogana, ecco le accuse contro di lui
bp, ats
22.8.2022 - 13:54
Un camionista residente nei Paesi Bassi è stato fermato in novembre alla dogana di Thayngen, nel canton Sciaffusa, con due chili di esplosivo e altri oggetti che verosimilmente intendeva consegnare a ignoti Svizzera per far esplodere bancomat.
Keystone-SDA, bp, ats
22.08.2022, 13:54
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Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha ora promosso l'accusa contro di lui dinanzi al Tribunale penale federale (TPF), in particolare per trasporto di materie esplosive e violazione della legge federale sugli esplosivi.
Secondo l'accusa l'uomo intendeva consegnare gli esplosivi e gli altri oggetti a sconosciuti in Svizzera, verosimilmente per far esplodere bancomat, ma non ci sono indicazioni di un agire a sfondo terroristico, riferisce un comunicato odierno del MPC.
La vicenda
Il camionista di 51 anni, che dall'Olanda entrava in Svizzera passando per la Germania, è stato fermato e controllato alla dogana sciaffusana di Thayngen il 3 novembre del 2021. All'interno del mezzo pesante sono stati scoperti, oltre a vari oggetti sospetti, quattro pacchi contenenti un totale di circa due chili di esplosivi. È stato arrestato e messo in carcere preventivo.
L'imputato trasportava anche un piede di porco, un martello, una mazza da fabbro e due troncabulloni, dei passamontagna, quattro taniche di plastica da 25 litri ognuna contenenti benzina, un paio di targhe di auto contraffatte, uno scatto remoto, profili a U di metallo, lastre di metallo e barre di metallo, un fuoco a mano.
È stato altresì constatato che il veicolo guidato dall'imputato risultava rubato nei Paesi Bassi. Poiché guidava il veicolo senza licenza di circolazione e senza assicurazione di responsabilità civile ed è emerso che la targa posta sul veicolo era contraffatta.
Il MPC gli contesta di aver saputo che i pacchi si trovavano in una borsa nel veicolo guidato da lui e che egli supponeva o quantomeno accettava che si trattasse di esplosivi. Inoltre avrebbe saputo o almeno presunto che gli esplosivi erano destinati a un uso delittuoso e che sarebbero stati usati con l'intento di commettere un ulteriore crimine o delitto. Vi è il sospetto che gli oggetti trasportati sarebbero dovuti servire per far esplodere bancomat.
La accuse ora avanzate dalla procura federale sono per i reati di fabbricazione, occultamento e trasporto di materie esplosive o gas velenosi (art. 226 del Codice penale), violazione della legge federale sugli esplosivi (art. 37) e violazione della legge federale sulla circolazione stradale (art. 96).
Con il deposito dell'atto di accusa la responsabilità per l'ulteriore informazione dei media passa al TPF di Bellinzona; ciò vale anche per la situazione di carcerazione dell'imputato. Come è d'uso, il MPC renderà note le proposte di sanzione in occasione del dibattimento. Fino alla decisione passata in giudicato vale la presunzione d'innocenza.