I più letti del 2019 «Papà, cos’è?»: Il walkman festeggia i suoi 40 anni

dpa/tali

12.7.2019

È tanto rappresentativo degli anni 1980 quanto l’aerobica e le consolle Atari: al suo lancio nel 1979, il Walkman non è il primo lettore di cassette portatile al mondo. Ma finisce per diventare una leggenda. All’epoca era l’incubo degli otorinolaringoiatri.

Alcune invenzioni incontrano un tale successo che il loro marchio entra nell’uso generale: Tipp-Ex e Labello ne sono eccellenti esempi. Ma nessuna invenzione è tanto radicato nel vocabolario postmoderno quanto il Walkman.

Lanciata sul mercato internazionale esattamente quarant’anni fa, la piccola scatola è rapidamente diventata un must per tutti giovani. Milioni di adolescenti improvvisamente si sono ripiegati su sé stessi, indossando cuffie ad arco collegate ad auricolari ricoperti di schiuma. Solo in seguito, questi ultimi sono stati inseriti direttamente nelle orecchie come dei tappi.

L’apparecchio giusto al momento giusto

Il cofondatore di Sony, Akio Morita, visibilmente soddisfatto del Walkman.
Il cofondatore di Sony, Akio Morita, visibilmente soddisfatto del Walkman.
Keystone

«Era già un gran bel colpo, per così dire», afferma Roland Stehle della federazione professionale tedesca gfu, organizzatrice del salone internazionale della radiodiffusione (IFA) di Berlino. «Era il punto di partenza dell’utilizzo mobile dei media, quale che sia la nostra esperienza.» Con il Walkman, è apparso «un nuovissimo genere di apparecchi» spiega Roland Stehle, che lo descrive come l’«antenato comune» dei lettori CD, dei lettori MP3 e per finire degli smartphone.

Il patron di Sony, Norio Ohga, è considerato come uno dei padri dell’oggetto cult. Il cofondatore della società, Masaru Ibuka, gli aveva chiesto di realizzare un lettore di audiocassette che potesse essere portato in viaggio.

Il modello originale, il TPS-L2, è solo una versione edulcorata e migliorata di un dittafono per giornalisti. Nel 1977, il tedesco Andreas Pavel aveva sviluppato un apparecchio straordinariamente simile al Walkman. Ma Sony ha lanciato il suo modello proprio nel momento giusto, riuscendo a sfondare nel decennio dell’aerobica e dei videogiochi.

Un apparecchio ambito

Infatti, l’apparecchio viene battezzato «Soundabout» e porta il nome di «Walkman» unicamente sul mercato statunitense. Inizia una storia fatta di successi, anche nei numeri: diverse centinaia di milioni di esemplari venduti solo da Sony, senza contare i prodotti concorrenti di quasi tutti i principali produttori.

Nel 1980, come si evince dagli archivi di Sony, in un luogo indefinito alcuni sconosciuti malfattori infransero la vetrina di un negozio di elettronica con un martello. Fu rubato il Walkman che era in vetrina– «e solamente il Walkman», viene sottolineato. Quest’aneddoto è rivelatore della mania che imperversava tra gli adolescenti per il leggendario lettore musicale.

Forse ancora oggi migliaia di persone lo conservano in una scatola piena dei ricordi di infanzia. Alcuni hanno seppellito il loro Walkman in giardino, come se avessero perso un animale da compagnia. Molti adolescenti hanno passato giornate intere ad ascoltare musica, attraverso la moltitudine di cassette del momento.

Nocivo per la salute?

Le cuffie sono pericolose?
Le cuffie sono pericolose?
Keystone/Archivio

Il dibattito sull’ascolto di musica a volume elevato con le cuffie è indissolubilmente legato proprio al Walkman. Alcuni genitori apprensivi sospettavano infatti che l'apparecchio provocasse perdite uditive a causa del sottofondo musicale costante. Oltre al piccolo lettore portatile di cassette, gli esperti condannavano anche i ghetto-blaster e le discoteche.

«Ci sono fatti che non possono essere negati», spiega il professore Steffen Kreikemeier, audiologo dell’università di Aalen. L’esperto sottolinea come ci sia «un certo pericolo» per l’udito. «Questo punto di vista è ugualmente stato riconosciuto dalla Commissione europea nel 2009.»

L’UE attira l’attenzione su «un cattivo ascolto musicale» e sulle sue conseguenze. «Secondo questo studio, il rischio riguarda circa dieci milioni di persone nell’Unione Europea, stando alle stime.» Dieci milioni di persone corrispondono a circa tre volte la popolazione di Berlino. O a quasi tutta la popolazione del Portogallo.

Il professor Steffen Kreikemeier osserva come i nuovi smartphone possano diffondere musica molto più a lungo degli apparecchi degli anni 1980. «Nella mia gioventù, i Walkman o i lettori CD erano ugualmente molto diffusi, ma per via della loro grandezza e per l’autonomia delle pile o della batteria, l’utilizzo prolungato era qualcosa di molto raro», ricorda il 38enne. «Oggi, ogni smartphone può leggere musica e i servizi in streaming azzerano praticamente ogni limite di tempo.» È dunque ancora più importante secondo lui assicurarsi che il volume non sia troppo elevato.

Un enigma per i ragazzi di oggi

Il fascino del Walkman proveniva proprio dalle sue imperfezioni. Anche se le pile erano ancora ben lontane dall’essere scariche, succedeva regolarmente che il nastro si attorcigliasse, perché la cassetta era già usata. E sebbene la scena sia stata vista in numerose commedie statunitensi dell'epoca, la fragile meccanica di precisione del dispositivo non si prestava troppo bene all’attività di jogging. Bisognava inoltre tenere il Walkman lontano dall’acqua e dal calore.

A un certo punto la rivoluzione digitale ha decretato la fine del dispositivo. «Cosa ne facciamo di questo?», si chiedono dei bambini in un video YouTube, ormai sconcertati quando viene presentato loro il Walkman. I piccoli restano a bocca aperta quando vengono loro mostrate delle cassette: «Ho già visto qualcosa del genere in un film».

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