Fast food Perché Burger King fa la sua pubblicità con un hamburger ammuffito

tsha

4.3.2020

Sotto i riflettori: un hamburger lasciato per diversi giorni all’aria aperta.
Sotto i riflettori: un hamburger lasciato per diversi giorni all’aria aperta.
Bild: Burger King/Screenshot

Buon appetito! Burger King ha lasciato un suo hamburger ad ammuffire davanti alla telecamera e ha poi utilizzato l’immagine del panino avariato in una pubblicità. A cosa pensava il venditore di fast food?

Vi ricordate dell’hamburger di McDonald’s che non marciva mai?

In questi ultimi anni su internet sono apparse regolarmente immagini che mostrano vecchi hamburger, cheeseburger o nugget di pollo con un aspetto praticamente identico rispetto al giorno del loro acquisto.

Per esempio, un hotel in Islanda espone un Happy Meal via webcam – sottolineando che è l’ultimo venduto nel paese prima che McDonald’s chiudesse la sua ultima succursale nel 2009. A dire il vero, a più di 10 anni di distanza, l’immagine dell’hamburger con le patatine fritte ha ancora l’aria relativamente appetitosa.

Nella sua nuova campagna, il concorrente Burger King ha di recente ripreso l’idea del cosiddetto hamburger imputrescibile. In una pubblicità di 45 secondi, il gigante della ristorazione rapida mostra innanzitutto la preparazione di un suo caratteristico hamburger, chiamato Whopper, a partire dai suoi diversi ingredienti. Poi accade questo: sulle note della canzone «What a Difference A Day Makes», le riprese accelerate della telecamera seguono la lenta decomposizione di quest’hamburger. Il risultato dopo 34 giorni di osservazione del prodotto: un pezzetto relativamente poco appetitoso della cultura culinaria statunitense.

Il messaggio dietro questo spot è limpido: «The beauty of no artificial preservatives» è l'ingegnoso slogan di Burger King – la bellezza di un hamburger che ammuffisce, perché è stato preparato senza conservanti artificiali.

«Pensiamo che il cibo autentico abbia un miglior gusto», dichiara Fernando Machado della società madre di Burger King, Restaurant Brands International. «Questa è la ragione per cui lavoriamo duro per produrre i nostri alimenti senza conservanti, coloranti né aromi artificiali.»

Un’alimentazione sana e alla moda

In gran parte d’Europa, Burger King non utilizza nessun conservante artificiale, secondo quanto riporta la CNN.

Secondo Christopher Finazzo di Burger King, un test condotto negli Stati Uniti ha dimostrato che i clienti non riuscivano a sentire se in un Whopper ci fossero o meno dei conservanti artificiali. Burger King segue la tendenza del «senza additivi». Secondo uno studio YouGov dell’anno scorso, circa la metà della generazione Y (i millennals, le persone nate tra l'inizio degli anni ottanta e la metà degli anni novanta, ndr.) pensa che sia importante avere un’alimentazione corretta e sana.

Per il resto, il fatto che alcuni prodotti del concorrente di Burger King, McDonald’s, siano apparentemente tanto durevoli, in particolare il pane croccante, probabilmente non ha niente a che vedere con eventuali additivi.

Una spiegazione plausibile a questo fenomeno, che non è meno ripugnante del Whopper ammuffito, è che in un ambiente secco un hamburger non si decompone affatto, ma semplicemente si secca. E poiché numerosi prodotti di ristorazione fast food contengono molto sale, le muffe che amano l’umidità hanno sempre più difficoltà a svilupparsi.

Comunque sia, gli hamburger sono dannosi per la salute. Soltanto di recente uno studio ha mostrato che, tra l’altro, il cibo dei fast food può inibire il controllo dell’appetito. Non è il caso di una mela, invece. E questa è una buona notizia.

Le immagini del giorno

Tornare alla home page