Giornata lingua madre Posta plurilingue, ma per l'italiano si può fare di più

nw, ats

19.2.2021 - 10:42

La Posta può fare di più per la lingua italiana, secondo il direttore generale Roberto Cirillo.
La Posta può fare di più per la lingua italiana, secondo il direttore generale Roberto Cirillo.
Keystone

In occasione della Giornata internazionale della lingua madre – il 21 febbraio – La Posta celebra il suo plurilinguismo, concedendosi però anche un po' di autocritica: italiano e francese sono poco rappresentati nei ruoli di comando dell'azienda.

Alla Posta – viene sottolineato in un comunicato odierno – lavorano 56'000 persone e sono rappresentate ben 76 lingue madri diverse. Una diversità evidente nel centro lettere di Zurigo-Mülligen, dove 1100 collaboratori parlano 38 lingue diverse: dal serbo al portoghese, dal finlandese all'urdu.

Tuttavia, si può sempre migliorare. Per essere un vero specchio della realtà elvetica, La Posta dovrebbe avere più rappresentanti della lingua italiana e francese nei quadri dirigenti, sostiene il direttore generale Roberto Cirillo, citato nella nota: «Soprattutto a livello manageriale (...) non riflettiamo ancora la diversità linguistica della Svizzera».

Italiano allo stesso livello del tedesco

All'inizio del 2019 la percentuale di collaboratori di lingua italiana o francese nei livelli superiori del management si attestava appena al 4,5% rispetto al 95,5% dei collaboratori di lingua tedesca. L'obiettivo di Cirillo è portare questa quota almeno al 20%: «Il francese e l'italiano devono essere allo stesso livello del tedesco. Ad esempio organizziamo sempre più eventi informativi interni nelle altre lingue nazionali e offriamo ai collaboratori la possibilità di cambiare temporaneamente lavoro superando i confini linguistici».

La Posta intende quindi migliorare le competenze linguistiche dei dirigenti e abbattere gli ostacoli in questo senso per i candidati romandi e italofoni. Un'operazione che sta già dando i suoi frutti: alla fine del 2020 la percentuale di dipendenti di lingua francese o italiana nei livelli superiori del management aveva già superato il 7%.

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