FaunaIn Svizzera le popolazioni di rettili soffrono, va un po' meglio per gli anfibi
cp, ats
30.11.2023 - 12:03
Le popolazioni di rettili in Svizzera soffrono. La situazione è particolarmente critica per la biscia dal collare (Natrix natrix) e il colubro liscio o coronella austriaca, mentre la situazione è leggermente migliore per gli anfibi.
Keystone-SDA, cp, ats
30.11.2023, 12:03
30.11.2023, 12:09
SDA
Lo indicano oggi le Liste Rosse aggiornate per i rettili e gli anfibi pubblicate dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).
Oltre l'80% delle 16 specie di rettili autoctone della Svizzera figura nella Lista Rossa, secondo i criteri definiti dall'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). Ciò significa che la Svizzera ha una percentuale particolarmente elevata di rettili a rischio rispetto ai Paesi vicini.
In particolare è evidente il declino della biscia dal collare (Natrix natrix) e del colubro liscio o coronella austriaca, due specie legate ad habitat umidi e secchi. Per entrambe le specie è stata registrata una «marcata diminuzione delle osservazioni nelle piazze di controllo».
Ci vogliono nuovi habitat
La biscia viperina (Natrix maura) e la testuggine palustre europea sono minacciati di estinzione in Svizzera. Tutte le altre specie di serpenti sono minacciate: oltre alla biscia dal collare e al colubro liscio, figurano il Biacco – colubro non velenoso – la Biscia tassellata, l'Aspide e il Marasso (famiglia delle vipere).
Secondo l'UFAM, le perdite di popolazione dimostrano che in tutta la Confederazione è necessario preservare e creare nuovi habitat diversificati.
La situazione è solo leggermente migliore per gli anfibi. Delle 19 specie valutate, 15 figurano nella Lista Rossa secondo i criteri IUCN. La percentuale di specie a rischio è quasi invariata rispetto alla lista del 2005.
Ci sono motivi per avere speranza
Tuttavia, vi sono motivi per essere ottimisti. Secondo l'UFAM, le misure adottate per proteggere gli anfibi hanno rallentato il declino delle popolazioni della maggior parte delle specie.
Ad esempio, la manutenzione mirata delle aree di riproduzione esistenti e la costruzione di stagni temporanei hanno portato a successi localizzati.
Se gli sforzi per la protezione degli anfibi non si allentano, secondo l'UFAM c'è la possibilità che «gli anfibi si riprendano».
Ciò che è già avvenuto a livello locale grazie a progetti validi dovrebbe ora essere l'obiettivo di tutta la Svizzera. Molti anfibi dipendono ancora fortemente da queste misure di protezione e promozione.