Enologia... spaziale Rientra con cargo Dragon primo vino invecchiato nello spazio

SDA

14.1.2021 - 15:10

Nella capsula Dragon, fotografata poco dopo il distacco dalla Stazione spaziale internazionale, si trovano tra l'altro dodici bottiglie di Bordeaux. Saranno in parte degustate e in parte analizzate.
Nella capsula Dragon, fotografata poco dopo il distacco dalla Stazione spaziale internazionale, si trovano tra l'altro dodici bottiglie di Bordeaux. Saranno in parte degustate e in parte analizzate.
Keystone

La capsula Dragon, rientrata nella notte dalla Stazione spaziale internazionale (ISS), porta a Terra il primo vino invecchiato nello spazio.

Le dodici bottiglie di vino Bordeaux adesso saranno analizzate per valutare come è invecchiato il vino dopo quattordici mesi passati in microgravità.

Il rientro, avvenuto con un tuffo nel Golfo del Messico al largo della Florida (Usa), ha concluso una missione di 38 giorni per il cargo Dragon, il primo di una versione aggiornata della capsula costruita dalla SpaceX e che rifornisce la ISS per conto dell'agenzia spaziale statunitense Nasa.

La capsula appena rientrata fa parte della nuova flotta di cargo Dragon 2, che sostituisce la prima generazione dei cargo dell'azienda di Elon Musk. Le nuove capsule derivano dalla navetta per equipaggio Crew Dragon e sono progettate per atterrare con un tuffo al largo della Florida, più vicino alla base dell'aeronautica statunitense a Cape Canaveral. Questo consente di consegnare il carico alla base della Nasa entro poche ore dal recupero. Le precedenti missioni del cargo Dragon si concludevano con tuffi nell'Oceano Pacifico ed erano quindi necessari alcuni giorni per trasferire alla Nasa il carico della capsula.

Fra i materiali portati a Terra anche dodici bottiglie di vino Bordeaux e 320 piantine di vite, che hanno trascorso più di un anno in orbita. Alcune bottiglie saranno aperte per una degustazione esclusiva, mentre altre saranno destinate alla ricerca.

Saranno esaminate anche le piantine di vite per valutare come hanno resistito alle radiazioni e all'ambiente a bassa gravità. Uno degli obiettivi dell'esperimento, guidato dalla start up lussemburghese Space Cargo Unlimited, è studiare come le piante si siano adattate allo stress del volo spaziale. Questo perché la vite risente dei cambiamenti climatici e i risultati dell'esperimento potrebbero aiutare a comprendere come coltivarla in ambienti più difficili sulla Terra.

Fra le due tonnellate di carico portate a Terra ci sono anche topi vivi, che fanno parte di una ricerca che studia la funzione di arterie, vene e strutture linfatiche nell'occhio e i cambiamenti che avvengono nella retina prima e dopo i voli spaziali.

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