Tragedia di canyoning Saxetbach, 20 anni fa l'acqua portava via un gruppo di giovani

ATS

19.7.2019 - 08:19

Il giorno dopo, il 28 luglio 1999, i soccorritori erano ancora alla ricerca dei dispersi.
Il giorno dopo, il 28 luglio 1999, i soccorritori erano ancora alla ricerca dei dispersi.
Source: KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE

Vent'anni or sono la Svizzera visse una delle più gravi tragedie della sua storia: un'onda di piena seguita a un nubifragio spazzò via decine di persone che stavano praticando il canyoning nelle gole del Saxetbach, nell'Oberland bernese.

Ventun giovani – 18 turisti, soprattutto australiani e neozelandesi, nonché tre guide – persero la vita. Non mancarono le polemiche. Il Saxetbach è un torrente che scende di solito tranquillo nella Saxettal verso Wilderswil, presso Interlaken, ma che quel giorno, il 27 luglio 1999, un improvviso – ma non imprevisto – violento temporale lo trasformò in una trappola mortale.

Un'onda che trasportava sassi e tronchi

L'ora del destino scoccò alle 16.30. In quel momento nel greto del torrente si trovavano quattro gruppi con in totale 45 turisti sotto la responsabilità della società Adventure World, che organizzava tour di torrentismo.

L'onda improvvisa, che oltre ad acqua portava con sé sassi, tronchi e altro materiale, si abbatté con forza inaudita, trascinando via i componenti dei due primi gruppi e di quelli di mezzo.

Una vittima non fu mai trovata

Nelle successive ore diversi corpi vennero trascinati dalla corrente, attraverso la Lütschine (corso d'acqua in cui si immette il Saxetbach), finendo nel lago di Brienz.

Una vittima non venne mai trovata e manca tuttora all'appello: si tratta di una giovane australiana che era in viaggio di nozze. Si presume che il suo cadavere si trovi, sotterrato dalla ghiaia, sul fondo del lago.

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